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WALL STREET VOLATILE, INDICI A DUE VELOCITA’

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Ancora una giornata nel segno della volatilita’ per la borsa americana. Dopo aver attraversato piu’ volte la linea di parita’, i listini hanno chiuso contrastati, pressati ancora una volta dalle preoccupazioni relative all’andamento dell’economia. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.21% a 12827, l’S&P500 lo 0.32% a 1416, il Nasdaq (alla settima sessione consecutiva negativa) e’ arretrato dello 0.21% a 2499 (l’indice tecnologico ha ceduto il 5% negli ultimi sei giorni di scambi).

E’ evidente l’indecisione degli operatori ancora impegnati nel rivedere le proprie strategie sui mercati e combattuti nella ricerca di alcune buone opportunita’ d’investimento (create dal recente sell-off) e la ricopertura di alcune posizioni in vista del possibile rallentamento economico. Le paure sull’ingresso in una fase di recessione dell’economia americana, ampliate dal deludente dato sull’occupazione diffuso la scorsa settimana, avevano spinto i listini fortemente al ribasso nei primi giorni di contrattazione del nuovo anno.

I principali indici azionari Usa hanno registrato performance negative in tre delle ultime quattro settimane. Il Dow Jones e’ in ribasso di oltre 1350 punti dal record storico registrato il 9 ottobre scorso. In tali condizioni gli operatori scommettono su una continuazione della politica monetaria di tipo accomodante da parte della Federal Reserve per evitare un ulteriore deterioramento dell’attivita’ economica. Si parla con sempre piu’ insistenza di un ribasso dei tassi dello 0.50%. Per Kevin Giddis, managing di Morgan Keegan & Co., il comparto azionario iniziera’ a recuperare terreno solo dopo che la crisi del credito avra’ esautiro il suo corso e la fiducia dei consumatori riprendera’ a salire.

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In assenza di dati macroeconomici, ad occupare la scena in giornata e’ stato il comparto hi-tech in occasione del Consumer Electronics Show che ha avuto inizio proprio oggi a Las Vegas, in cui sono stati presentati i nuovi gadget tecnologici che verranno lanciati sul mercato nel 2008. Ha chiuso in leggero rialzo il colosso dei chip Intel (INTC) dopo aver lasciato sul terreno oltre l’8% nell’ultima sessione a causa delle pessime previsioni sulla futura spesa dei consumatori. In ribasso la catena retail Best Buy (BBY) che ha accusato il downgrade emesso dagli analisti di Bear Stearns (BSC). Altri downgrade sono stati emessi dalla banca d’affari UBS sul colosso informatico IBM (IBM) e su Network Appliance (NTAP).

Particolarmente positiva la performance di Sony (SNE) che ha trovato supporto nell’annuncio di Warner Bros sull’utilizzo della nuova tecnologia ad alta definizione. Luci accese anche sul colosso fast food McDonald’s (MCD) in seguito all’annuncio relativo all’apertura di nuovi bar all’interno dei propri ristoranti nel tentativo di contrastare la rivale Starbucks (SBUX). In netto calo il gigante dell’alluminio Alcoa (AA): mercoledi’ prossimo l’azienda dara’ inizio alla stagione degli utili aziendali.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in forte ribasso il petrolio. I futures con consegna gennaio sono arretrati di $2.82 a quota $95.09 al barile nonostante le rinnovate tensioni geopolitiche
tra Usa ed Iran. Sul valutario, l’euro ha ceduto terreno nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4696. In flessione l’oro. I futures con consegna febbraio sono arretrati di $3.60 a $862.00 all’oncia. In rialzo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.8390%.

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