Capovolto l’abituale schema di investimento delle ultime settimane. Infatti il Nasdaq e’ schizzato +1.5%, il Dow e’ su di circa 150 punti, mentre il greggio e’ sceso sotto $116 e il dollaro e’ salito contro l’euro (+1,5%), il piu’ forte balzo da quattro anni. Denaro su tutti i titoli finanziari. Ottimi Ford e Apple. La seduta a New York (controlla la performance degli indici in tempo reale) ha sopreso per la forza del rialzo, dovuta anche a ricoperture degli short. Il buon dato giunto dal mercato del lavoro ha allentato le tensioni circa l’impatto della recessione sull’economia americana. Resta comunque l’incertezza sui profitti aziendali dopo le ultime trimestrali. E’ risultato ancora debole, inoltre, il comparto immobiliare.
Gli operatori, alla ricerca di spunti positivi che possano far riprendere il rally dei listini, trovano conforto nel buon dato giunto dal fronte macro che ha evidenziato un sensibile calo delle richieste di sussidio da parte dei disoccupati nell’ultima settimana. Il dato, in calo di 33 mila unita’, ha sorpreso gli analisti che invece avevano previsto un rialzo. Il fatto ha offuscato la nuova contrazione registrata all’interno del settore immobiliare, confermata dal calo delle vendite di case nuove ai minimi di 17 anni. A spingere gli acquisti e’ anche la tonicita’ dell’intero comparto finanziario, galvanizzato dalla conferma del dividendo trimestrale (35 centesimi) da parte di Merrill Lynch (MER).
Grande attenzione continua comunque ad essere polarizzata anche dalla stagione degli utili. C’e’ un forte interesse sui numeri del colosso informarmatico Microsoft (MSFT) (che verranno diffusi dopo la chiusura delle borse), in seguito al deludente outlook offerto ieri sera da Apple (AAPL). La societa’ di Steve Jobs ha infatti ritoccato al ribasso le stime sui margini di profitto in segno di un possibile rallentamento delle vendite, in controtendenza con quanto atteso dagli analisti.
Annunci negativi sono giunti anche da Amazon.com (AMZN) e Starbucks (SBUX). Il colosso retail online ha anch’esso annunciato un restringimento dei margini per l’intero 2008, causando un tonfo del titolo superiore al 6%. La catena di coffee-shop americani, infine, ha ridotto le stime sui profitti citando un sensibile calo della spesa dei consumatori Usa: il titolo arretra di oltre il 10%.
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“Il timore e’ che gli elevati prezzi energetici e il rincaro dei generi alimentari possano inficiare pesantemente sul portafoglio delle famiglie americane. Cio’ avrebbe senza dubbio delle ramificazioni sui profitti aziendali” ha affermato Andre Bakhos, presidente di Princeton Financial Group.
Utile netto in progresso e ricavi migliori delle attese invece per il colosso delle bibite Pepsico (PEP), acerrimo rivale di Coca-Cola (KO), cosi’ come per l’azienda auto Ford (F) il cui titolo sale del 5% circa nelle contrattazioni del pre-market grazie alle robuste vendite riportate in Europa e nell’America Latina.
Restando in ambito di utili, vendite sul colosso della telefonia mobile Motorola (MOT) che ha riportato una perdita di $194 milioni, Sell anche sulla conglomerata industriale 3M che ha riportato un calo dei profitti.
A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Autos +11%, Regional Banks +4.5%, Investment Banking & Brokerage +4.1%, Thrifts & Mortgages +3.8%, e Multi-Line Insurance +3.5%. Tra i piu’ forti ribassi: Houseware & Specialties -5.7%, Industrial REITS -3.5%, Household Appliances -3.4%, Life Science Tool Services -3.1%, e Fertilizer & Agricultural Chemicals -3.1%.
Alle 12.30 E.T. il volume di scambio e’ di 494 milioni di pezzi al NYSE e 899 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 1505 a 1432 al Nyse e 1501 a 1180 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 11 a 13 al NYSE e 6 a 42 al Nasdaq.
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