I listini azionari americani inciampano sul finale, ma riescono comunque a evitare il peggio, con la borsa che ha tirato un po’ il fiato dopo la corsa delle ultime due sedute che ha visto i principali indici superare soglie tecniche importanti (12.000 per il Dow e 1.300 per l’S&P), livelli che in chiusura non si vedevano da due anni e mezzo.
Il Dow ha chiuso piatto a 12.042, il Nasdaq in calo marginale (-0,04%) a quota 2.750, mentre l’S&P 500, pur rimanendo sopra quota 1.300, soglia superata ieri per la prima volta da agosto 2008, ha perso lo 0,27% a 1.304 punti.
Gli investitori continuano a tenere d’occhio i nuovi sviluppi sul fronte egiziano, dove i sostenitori del governo si sono scontrati con i manifestanti, che chiedono le dimissioni immediate di Mubarak. Per ora sono stati riportati centinaia di feriti a causa degli episodi di guerriglia. Oscurata la lettura migliore delle attese del rapporto mensile sul settore privato.
Gli investitori ne approfittano per intascare qualche profitto dopo le ultime due giornate positive. Il mercato viene da una seduta che ha visto i listini spingersi oltre livelli tecnici importanti, per chiudere ai livelli piu’ alti da meta’ 2008.
La performance del Dow e’ stata a corrente alterna. Dopo aver chiuso sopra 12.000 per la prima volta dal 19 giugno di tre anni fa il paniere delle blue chip ha pagato i cali di Home Depot e JP Morgna, mentre Disney e Boeing hanno guadagnato terreno. Ieri il Dow ha messo a segno un rally di oltre l’1%, alimentato dai risultati positivi giunti in ambito di attivita’ manifatturiera e di conti fiscali dei gruppi finanziari.
L’indice di volatilita’ Vix e’ sceso sotto quota 18. A livello settoriale venduti i settori di banche, tlc e assistenza medica, mentre tecnologici e energetici sono stati tra i piu’ richiesti.
Le notizie di oggi in Usa, seppure nel complesso positive – si pensi al rialzo piu’ sostenuto delle previsioni dei posti di lavoro nel settore privato – non hanno convinto i trader a continuare a fare acquisti. Anche gli utili trimestrali si sono rivelati molto buoni, con Time Warner e Mattel che hanno battuto le stime. Delusione invece per i conti fiscali di Whirlpool e AFLAC.
In ambito di notizie macro, il rapporto ADP sull’occupazione ha offerto un quadro in persistente miglioramento della situazione nel settore privato. In precedenza erano state annunciate le richieste di prestito immobiliare, calate del 12,9% nell’ultima settimana, contro il rialzo di +5% riscontrato il periodo precedente.
Oltre al caos egiziano, che rischia di creare un effetto domino sul resto del mondo arabo (tanto che il presidente dello Yemen ha deciso di mettere le mani avanti, annunciando che non si ricandidera’), a pesare sugli scambi e’ stata anche la notizia proveniente dall’Europa del downgrade dell’Irlanda da parte di S&P. La decisione dell’agenzia di rating ha fatto riaffiorare i timori relativi al mercato dei debiti sovrani anche nelle sale operative di New York, negli ultimi giorni impegnate sopratutto a seguire gli sviluppi della crisi araba.
Lo spread Btp/Bund e’ cosi’ risalito da quota 132 punti base, ovvero ai minimi in oltre tre mesi che erano stati toccati in avvio della seduta europea. I rialzi delle banche del Vecchio Continente erano stati alimentati invece dai buoni risultati di bilancio della seconda banca spagnola Banco Bilbao.
In Egitto nel frattempo la situazione e’ tuttora critica, con i manifestanti che hanno promesso che non abbandoneranno piazza Tahir finche’ il leader del Partito Democratico Nazionale non se ne andra’. Il discorso proferito da Mubarak nella notte egiziana di martedi’ non ha convinto il popolo, che continua a chiedere le dimissioni con effetto immediato del presidente, senza dover aspettare le prossime elezioni di settembre.
Nel frattempo in Siria e’ stata annunciata per domenica una manifestazione di protesta contro il regime di Bashar al Assad. Ieri il re di Giordania Abdullah ha ordinato lo scioglimento del governo, mentre oggi il presidente dello Yemen ha annunciato che non si ricandidera’. E c’e’ addirittura chi
teme che la crisi arrivera’ persino in Pakistan, dove al contrario di Arabia Saudita ed Emirati, il governo non e’ in grado di aiutare la popolazione concedendo sussidi al cibo.
Tra le notizie societarie, favorita dal successo al box office dell’ultimo episodio della saga di Harry Potter, Time Warner ha chiuso il trimestre con utili superiori alle stime e ha alzato il dividendo. Bene anche Mattel, il maggiore gruppo di giocatolli al mondo, che pure fa meglio delle attese: citato l’andamento sostenuto delle vendite di giochi, puzzle e giocattoli per ragazzine.
Sugli altri mercati, sul fronte valutario il dollaro e’ in rialzo per solo la seconda volta nelle ultime nove sedute e l’aumento e’ lieve: il biglietto verde guadagna terreno dopo essere scivolato ieri ai minimi di due mesi. L’euro segna un calo dello 0,16% a $1,3805. Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale 3,489% in progresso di 4,6 punti base.
In ambito energetico, i futures con scadenza marzo segnano un rialzo dello 0,31% in area $91,05 al barile. I contratti con scadenza analoga dell’oro hanno invece registrato un calo, di $8,2 a $1.332,10 l’oncia.