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Wall Street va giu’: ripresa messa in dubbio, Dow in rosso nel 2010

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Perdite pesanti a Wall Street, dove le preoccupazioni per lo stato di salute dell’economia mondiale hanno preso il sopravvento, allungando le perdite gia’ viste ieri, giorno in cui a rubare la scena e’ stata la riunione di politica monetaria della Federal Reserve. Si tratta della peggiore due giorni dal 29-30 giugno.

Il Dow Jones ha perso il 2.48% a quota 10380.12, il Nasdaq il 3.01% in area 2208.63, mentre l’S&P 500 il 2.81% a 1089.60 punti. E’ la prima volta in tre settimane che il paniere allargato scende sotto quota 1100.

A influenzare gli scambi la bilancia commerciale, che si e’ ampliata come non accadeva da ottobre 2008 e la decisione degli economisti di tagliare le stime della crescita. A giugno le importazioni sono aumentate del 3.1% mentre le esportazioni sono scese dell’1.3% portando cosi’ il deficit ai massimi di 21 mesi. E’ salito del 17% il disavanzo con la Cina, top dell’ottobre 2008.

Il piano di aiuti straordinario messo a punto della Federal Reserve e’ stato intensificato martedi’ dalla stessa banca centrale, alimentando la paura che la ripresa degli Stati Uniti sia piu’ debole del previsto.

I cali di Alcoa (quasi -5%) pesano sul paniere delle blue chip, le cui 30 componenti hanno tutte chiuso in ribasso.

Non sono stati di aiuto nemmeno i dati economici giunti dall’altra parte dell’oceano. Da settimane il mercato e’ combattuto tra l’ottimismo alimentato dalle trimestrali societarie e il pessimismo per la situazione macro.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna settembre perdono $2.23 a $78.02 il barile. L’accelerazione al ribasso e’ legata a scorte calate piu’ del previsto. Il derivato con scadenza agosto dell’oro guadagna $1.30 a $1197.50 l’oncia. Sul valutario l’euro scivola del 2.3% a quota $1.2870. Quanto ai Treasury, i prezzi del benchmark decennale salgono con il rendimento calato al 2.6850 dal 2.7810% di ieri.