Reduci da un rally che durava da quasi due mesi, i listini azionari Usa hanno archiviato la settimana con il segno negativo.
Rispetto a venerdi’ scorso, il Dow Jones (DJIA) ha ceduto lo 0,89%, attestandosi a quota 8601,38. Dalla chiusura del 31 dicembre l’indice industriale ha realizzato un progresso del 3,11% mentre rispetto allo stesso periodo del 2002 e’ in calo del 14,87%
Con una perdita dell’1,85%, il Nasdaq (IXIC) ha chiuso la settimana a 1510,10 punti. Dall’inizio anno, l’indice hi-tech ha guadagnato il 13,07% e su base annua accusa una perdita del 9,11%.
Per i dati completi della settimana, vedi tabella indici in fondo alla pagina.
Considerando la portata del recente rally, osservano gli analisti, la battuta d’arresto di questa settimana ha piu’ l’aspetto di una pausa di riflessione salutare che quello di un trend che cambia rotta. E’ significativo che Dow Jones e Nasdaq abbiano chiuso sopra le rispettive soglie psicologiche di 8.600 e 1.500 punti.
“Abbiamo trascorso la prima meta’ della settimana a consolidare due mesi di forti rialzi – dice Bryan Piskorowski, market commentator di Prudential Securities -, ma sembra che il mercato sia disposto a concedere all’economia il beneficio del dubbio su una ripresa nel secondo semestre”.
Il cauto ottimismo espresso dal Governatore della Fed Alan Greenpan ha incoraggiato gli operatori a scommettere sulla crescita dei profitti societari, ma le decisioni della Banca Centrale in tema di tassi di interesse e i dati macroeconomici delle prossime settimane saranno critici per capire la direzione che prenderanno i listini.
Nel frattempo le cifre che sono arrivate ieri (giovedi’) sui nuovi i sussidi di disoccupazione definiscono un mercato del lavoro che ancora stenta a mostrare segnali di miglioramento.
Restano poi i timori della deflazione, dopo i dati allarmanti della scorsa settimana, e le incertezze che si accompagnano alla debolezza del dollaro, sceso ai minimi storici nei confronti dell’euro. Non giova inoltre ai mercati l’allarme terrorismo, con la Casa Bianca che ha portato lo stato d’allerta al livello “high” (alto).
A Wall Street, insomma, sono molti e controversi gli elementi che in questo momento entrano in gioco a condizionare le decisioni degli operatori, e la situazione che ne emerge sembra essere aperta agli scenari piu’ diversi.
Passando al fronte societario, questa settimana e’ stata particolarmente brillante per la holding dei tabacchi Altria (MO – Nyse), che grazie ad una favorevole sentenza giudiziaria e ad una nota positiva di CSFB ha guadagnato piu’ del 27%. Piuttosto sostenuti sono stati anche i rialzi di Home Depot (HD – Nyse, +4,62%) e Hewlett-Packard (HPQ – Nyse, +3%), alimentati dai buoni risultati trimestrali riportati dalle aziende.
Ancora tra le blue chip si sono distinte, ma in negativo, il colosso fast food McDonald’s (MCD – Nyse, -3,89%), su cui ha pesato la scoperta di un caso di “mucca pazza”, e Microsoft (MSFT – Nasdaq, -5,28%), al centro di rumor sulle vendite di azioni della società effettuate da alcuni insider.
A livello settoriale, da segnalare l’ottima prova dei titoli biotech (BTK, +7,4%), trainati dall’eccezionale rialzo di Genentech (DNA – Nyse), che rispetto a venerdi’ scorso e’ avanzata di ben il 60% grazie ai risultati incoraggianti sulla performance di un farmaco.
Ha invece pesato sull’hi-tech il calo di Cisco Systems (CSCO – Nasdaq, -5,6%), colpita da una nota negativa di Deutsche Bank, e di Ciena (CIEN – Nasdaq, -10,6%), che ha prospettato uno scenario scoraggiante per la domanda in infrastrutture telecom.
Per quanto riguarda il mercato dei titoli di Stato, il rally dei Treasury (TNX) e’ proseguito anche questa settimana. Dopo aver toccato quota 3,30% (nuovo minimo dagli anni Cinquanta), il rendimento sulla scadenza a 10 anni si e’ attestato al 3,33%, contro il 3,39% di venerdi’ scorso. Lo yield sul bond trentennale e’ precipitato addirittura al 3,24%, il livello piu’ basso di sempre. Ricordiamo che i rendimenti seguono un andamento inverso rispetto ai prezzi.
E’ poi proseguita la discesa del dollaro, che nei confronti dell’euro ha sfondato anche quota $1,18, toccando un massimo di $1,1809. La moneta comunitaria e’ ormai a un passo dal record storico di 1,1885 toccato il 4 gennaio 1999, il giorno del suo debutto.
Tra gli altri temi della seduta, il Congresso ha approvato definitivamente lo “stimulus package” di $350 miliardi promosso dalla Casa Bianca. Manca solo la firma del presidente Bush, che dovrebbe arrivare in serata. Sebbene gli incentivi siano solo la meta’ di quelli proposti a gennaio ($726 miliardi), si tratta del terzo pacchetto piu’ consistente della storia degli Stati Uniti.
Informiamo i lettori che lunedi’ 26 maggio sia il comparto equity che quello obbligazionario rimarranno chiusi, per la ricorrenza del Memorial Day.
INDICI DI BORSA | Ticker | Valore | Ultima settimana % | Iinizio anno % | Ultimi 12 mesi % |
DJIA | DJIA | 8601.38 | -0.89% | 3.11% | -14.87% |
S&P 500 | SPX | 933.22 | -1.17% | 6.07% | -13.89% |
Nasdaq | IXIC | 1510.10 | -1.85% | 13.07% | -9.11% |
Nasdaq 100 | NDX | 1130.05 | -2.12% | 14.80% | -9.81% |
INDICI DI SETTORE | Ticker | Valore | Ultima settimana % |
Iinizio anno % |
Ultimi 12 mesi % |
Semiconduttori | SOX | 344.35 | -2.84% | 19.07% | -31.07% |
Oro-Argento | XAU | 73.99 | 3.17% | -3.61% | -13.80% |
Networking | NWX | 183.24 | -2.94% | 40.20% | -12.16% |
Internet | ECM | 64.19 | -1.59% | 46.09% | 35.62% |
Hardware | GHA | 196.57 | -2.83% | 26.90% | -6.93% |
Petrolifero | OIX | 266.80 | 1.58% | 2.67% | -18.49% |
Finananziario | DJ_FIN | 157.30 | -1.26% | 6.50% | -14.21% |
Energia | DJ_ENE | 197.38 | 1.41% | 5.40% | -11.19% |
Farmaceutico | DRG | 311.92 | -4.93% | 4.50% | -7.83% |
Biotech | BTK | 433.06 | 7.46% | 28.05% | 4.15% |
Difesa | DFX | 150.11 | -2.06% | -7.13% | -25.02% |
Gas Naturale | XNG | 194.14 | 3.86% | 0.03% | 6.02% |
Software | GSO | 118.03 | -1.56% | 15.58% | -5.14% |
Retail | RLX | 301.99 | -1.02% | 12.94% | 142.70% |
Wireless | UTI | 287.53 | 4.62% | 11.59% | -14.91% |
Assicurazione | DJ_INS | 304.14 | -2.64% | 2.32% | -14.50% |
Aereo | XAL | 42.60 | -3.05% | 9.82% | -47.50% |
TELECOM | XTC | 492.83 | 3.59% | 9.41% | -8.49% |
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