Società

WALL STREET: UN’ALTRA ONDATA DI VENDITE

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Avvio di seduta pesante per gli indici azionari americani. Il comparto finanziario e’ nuovamente preso di mira dai ribassisti in seguito all’ultimo allarme lanciato dall’agenzia di rating Moody’s sugli istituti finanziari europei, citando il deterioramento delle condizioni economiche. Nel Vecchio Continente l’indice di riferimento britannico e’ in calo -1.9%, il CAC francese cede il 2.8%, il DAX tedesco segna un ribasso pari a -2.5%. Male, il dato sull’attivita’ manifatturiera che ha confermato la fase di debolezza dell’economia a stelle e strisce.

Nei primi minuti di scambi, lo spider del settore finanziario (XLF) segna un ribasso del 6.5%, cedono visibilmente terreno Citigroup (-8%), Morgan Stanley (-7%), JP Morgan (-8.40%), BofA (-11.31%).

C’e’ grande incertezza anche sul futuro del settore automobilistico, e di General Motors e Chrysler in particolare. Le due aziende dovranno presentare al Congresso americano, entro questa sera, nuovi piani di ristrutturazione idonei al ritorno alla profittabilita’ per cosi’ ottenere i fondi governativi necessari per la continuazione delle normali operazioni di produzione. Intanto Daimler ha riportato una perdita di $1.9 miliardi nel quarto trimestre, causata in parte dagli investimenti in Chrysler e dal calo delle vendite di Merceds-Benz.

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Particolarmente deludente l’aggiornamento sull’Empire State Index. Nel mese di febbraio l’indicatore ha registrato una nuova contrazione, in misura nettamente superiore a quella stimata dagli analisti.

Sul fronte societario e’ Wal-Mart a distinguersi in positivo in mattinata. Il gigante delle vendite al dettaglio ha riportato un calo dei profitti nell’ultimo trimestre, a livelli comunque migliori del consensus, permettendo cosi’ al titolo di avanzare di oltre il 3%.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico, in calo il petrolio. I futures con consegna marzo segnano un ribasso di $2.35 a $35.15 al barile. Sul valutario, l’euro scende nei confronti del dollaro a quota 1.2619. In rally l’oro a $961.90 l’oncia (+$19.70). In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.7190%.