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WALL STREET: TUTTI GLI INDICI IN DISCRETO RIALZO

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La borsa americana ha chiuso in buona forma. Vediamo subito il fotofinish degli indici. Al termine degli scambi il Dow Jones è cresciuto dello 0,51% a 10.494,23 punti, mentre lo S&P 500 è progredito dello 0,49% a 1.1182,89 punti e il Nasdaq è cresciuto dello 0,54% a 2.126,11 punti

Buone notizie sono arrivate nella prima parte della seduta anche dai mercati valutari, dove si sono attenuate le pressioni ribassiste sul dollaro. L’ultima quotazione dell’euro e’ infatti di 1,3333, in calo rispetto alle valutazioni di martedi’ quando si era attestato a 1,3428 dollari.

Attenzione comunque alla forte volatilita’ su altri mercati, come i metalli preziosi, con oro e argento che hanno cominciato a subire massicce ondate ribassiste. Cio’ potrebbe creare disequilibri nel breve termine.

Wall Street in ogni caso ha accantonato in fretta lo scivolone di martedi’, e cancella le perdite di oltre un punto percentuale riportate dai suoi indici e torna ad avanzare. In una giornata priva di dati macroenomici di spicco – ad eccezione delle richieste di mutui per la casa, aumentate del 3,4% la scorsa settimana – la Borsa di New York ha visto la ripresa delle case farmaceutiche, trascinate da Merck, e quella dei titoli tecnologici, gratificati da Ibm, fresca di cessione, alla cinese Lenovo, della sua sezione personal computer.

Il prezzo del greggio e’ sotto quota $42 al barile, per l’esattezza $41,94: si tratta di uno dei livelli piu’ bassi dalla scorsa estate. Il che significa che stiamo tornando alla normalita’. Il prezzo e’ tuttavia salito dell’1,1% rispetto al giorno prima, il motivo e’ l’impatto sul prezzo del petrolio avuto dalle scorte americane di combustibili distillati, cresciute la scorsa settimana di 1,4 milioni di barili (a quota 119,3 milioni), al di sotto degli 1,5 milioni previsti dagli analisti.

Tra i singoli titoli bene si sono comportati i farmaceutici, spinti da Merck (+2,9%), la quale ha annunciato di attendersi una fine 2004 in linea con le aspettative e stime sugli utili del 2005 valutate dagli investitori meno negative del previsto malgrado l’impatto della vicenda Vioxx. Sulla sua scia si sono distinte anche Pfizer (+1,1% in seguito alle stime su ricavi generati dal farmaco Lipitor che potrebbero raggiungere i 21 miliardi di dollari nel giro di sei anni), Johnson&Johnson (+1,2%) e Schering (+1,9%).

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Di rilievo anche la marcia delle case tecnologiche, spinte da Ibm, progredita dello 0,5% dopo aver concluso la cessione della sua unità di pc alla Lenovo per 1,25 miliardi di dollari. Accanto a Big Blue sono proegredite le rivali Dell (+1,3%) e Gateway, salita dello 0,7%.

Nello stesso comparto, invece, negative sono apparse Texas Instruments, scesa del 3,8% dopo aver rivisto al ribasso le stime su ricavi e utili nel quarto trimestre; e le altre case di semiconduttori come National Semiconductor, calata del 3,3% dopo avere ricevuto un taglio del proprio rating da parte di Bank of America. Male, ancora, la radio satellitare Sirius (-23,4%) e la casa di animazione cinematografica Pixar (-4,7%).

Ha chiuso invece in rialzo la Martha Stewart Living Omnimedia, cresciuta del 6,9% dopo l’annuncio che la sua fondatrice, Martha Stewart, sarà la protagonista di un reality show sulla rete televisiva Nbc una volta uscita dal carcere di Alderson (nel West Virginia), dove sta scontando 5 mesi di reclusione per il suo coinvolgimento nella vicenda Imclone.