(Teleborsa) – Nessun segnale di miglioramento da Wall Street, che taglia il traguardo della metà seduta con gli infdici in calo frazionale. La piazza statunitense ha tentato in avvio di archiviare la delusione per le richieste di sussidi alla disoccupazione saliti a dispetto delle attese che li volevano in leggero calo, e ci stava praticamente riuscendo. Ma l’illusione di una sessione di guadagni si è spenta dopo mezz’ora in concomitanza con la diffusione del leading indicator e il Philly FED. Mentre il primo ha registrato una crescita poco inferiore al consensus, l’indicatore di Philadelphia ha mostrato un notevole rallentamento dell’attivitò manifatturiera del distretto scivolando a 8 punti dai 21,4 di maggio, e contro il calo a quota 20 atteso dagli economisti. A quel punto neanche l’ottimismo che ha fatto chiudere l’Europa nel segno più, dovuto soprattutto al successo dell’asta dei titoli spagnoli, e le decisioni in materia finanziaria adottate dal Consiglio europeo sono riuscite a cambiare l’umore degli investitori statunitensi. Le vendite investono trasversalmente tutti i principali settori ad eccezione delle utilities, che viaggiano sulla parità grazie alla propria natura difensiva. Tra i pochi segni più brilla Apple che ieri ha annunciato preordini record per il nuovo iPhone. Come se non bastasse il costruttore di case di lusso Toll Brothers ha preannunciato un calo degli ordini di case nelle ultime settimane affermando che il rallentamento è dovuto soprattutto alla debolezza della fiducia dei consumatori, che negli ultimi tempi sono stati messi a dura prova da tanti fattori quali la debolezza dei mercati finanziari, i problemi economici dell’Euro Zona, il disastro nel Golfo e la lentezza della ripresa del mercato del lavoro. A circa tre ore e mezza dall’opening bell il Dow Jones lima lo 0,46%, l’S&P500 lo 0,42%, il Nasdaq lo 0,32%.