Società

Wall Street, tornano i Sell nonostante il fermento da M&A

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Dopo poco piu’ di due ore e mezzo dall’avvio positivo della seduta a Wall Street, gli indici si sono sgonfiati e cosi’ l’effeto entusiasmo legato alle operazioni di fusione e acquisizione. Il tutto dopo una settimana che ha visto gli indici perdere terreno con il Dow che ha registrato una flessione dello 0.8%.

In una giornata scarna dal punto di vista dei dati macro economici nemmeno gli annunci di M&A bastano a sostenre l’azionario.

A livello settoriale, le utilities tengono (+0.69%) insieme agli energetici (+0.4%). Perdono terreno i tecnologici (-0.4%), le risorse di base (-0.5%) e gli industriali (-0.79%). Piatti i finanziari.

Hewlett-Packard (-2.1%) intende mettere le mani su 3PAR offrendo piu’ di quanto fatto dalla rivale Dell (-1.56%). Sul piatto $24 per azione, pari a $1.6 miliardi, cioe’ piu’ dei $18 proposti da Dell ($1.15 miliardi). La societa’ di archiviazione dati balza di oltre il 38.8% superando i $25.05 per azione.

Il piu’ grande gruppo al mondo di fertilizzanti Potash (+1.5%), preso di mira dal gigante minerario BHP, ha consigliato agli azionisti di rifiutare l’offerta da $39 miliardi di quest’ultimo aggiungendo che sono in corso trattative con terze parti.

“Le societa’ si stanno attivando convinte che la congiuntura sia in fase di ripresa e questa fase potrebbe essere la loro ultima possibilita’ di strappare asset a prezzi contenuti”, ha spiegato Guy Spier, CEO di Aquanarine Capital Management. Come riferito da Bloomberg, il valore delle operazioni annunciate da inizio anno ha raggiunto quota $1000 miliardi.

“Nonostante gli annunci di fusione e acquisizione, le preoccupazioni sull’economia sono tornate a spaventare il mercato”, ha commentato a MarketWatch andrew Ftzpatrick, direttore investimenti di Hindale Associates. L’idea e’ che resti la reticenza nel fare acquisti nell’azionario alla luce di un quadro del mercato del lavoro destinato a peggiorare.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico i futures sul petrolio con consegna ottobre cedono lo 0.81% a $73.22. Il derivato con scadenza settembre dell’oro segna -0.26% a $1225.60. Sul fronte valutario l’euro cede lo 0.31% a quota $1.2671. Rotto il supporto in prossimita’ della media mobile a 55 giorni a $1.2677. Quanto ai Treasury, i prezzi del benchmark decennale sono saliti con il rendimento che e’ sceso al 2.6050 dal 2.6120% di venerdi.