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WALL STREET: TIMIDO RIALZO TRA IRAN E GREGGIO

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Torna il buonumore a Wall Street dopo il sell’off di martedi’ che ha spinto gli indici ai minimi di un mese. Buone notizie sono giunte dal fronte economico ed anche da quello societario. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.36% a 11129, l’S&P500 lo 0.12% a 1288, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.19% a 2314. Continuano tuttavia a pesare sul sentiment degli operatori, gli elevati prezzi delle commodities e la delicata situazione geopolitica in Iran.

Nel mese di febbraio, il deficit commerciale Usa e’ diminuito in misura maggiore rispetto alle previsioni, registrando una contrazione del 4.1% a $65.7 miliardi. Il consensus degli analisti era per un valore di $67.5 mld. Nel mese precedente, il dato si era attestato alla cifra record di $68.5 miliardi. A contribuire al calo del disavanzo e’ stata una flessione delle importazioni provenienti dalla Cina.

Del dato ha beneficiato pienamente il dollaro che ha recuperato terreno nei confronti dell’euro. Nel tardo pomeriggio il cambio tra le due valute era poco sopra 1.21.

Positivo l’apporto degli aggiornamenti societari, mentre si entra sempre piu’ nel vivo della stagione degli utili. In evidenza Circuit City, la seconda catena di negozi d’elettronica americana, che ha riportato un utile per azione di 80 centesimi, superiore alle stime degli analisti.

Positiva anche la trimestrale della compagnia biotech, Genentech, ma, a causa delle deludenti vendite del Rituxan, farmaco contro il linfoma, il titolo non e’ riuscito ad avanzare, cedendo oltre un punto percentuale.

In linea con le attese degli analisti i numeri finanziari della storica casa motociclistica Harley-Davidson; i commenti negativi di alcuni analisti, riguardo agli obiettivi dell’azienda, hanno pero’ affossato il titolo che ha chiuso con un calo superiore al 6%.

A sostenere il Dow Jones sono state le notevoli performance di Boeing e General Motors, entrambe sopra il 3%. Il colosso aerospaziale, in particolare, ha potuto beneficiare dell’accordo sulla vendita di nuovi velivoli con una compagnia aerea cinese, non inferiori al numero commissionato lo scorso anno.

Nella seduta odierna, il petrolio ha offerto una tregua, ma il prezzo continua a rimanere vicino ai massimi. In seguito alla diffusione del dato sulle scorte, il prezzo dell’oro nero si e’ spinto ad un massimo intraday di $69.60, per poi ritracciare nel finale. I futures con scadenza maggio hanno registrato una perdita di 36 centesimi a quota $68.62.

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Sugli altri mercati, in leggero recuperol’oro, salito di $1.90 a quota $601.3 all’oncia (futures con scadenza giugno). In calo, invece, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ cresciuto al 4.976% dal 4.932% di martedi’.