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WALL STREET TEME IL RALLENTAMENTO ECONOMICO

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I listini americani hanno ceduto i guadagni realizzati mercoledi’, giorno in cui la Fed ha deciso di lasciare invariati i tassi d’interesse al 5.25%, a causa delle paure legate al futuro dell’economia Usa, il cui rallentamento potrebbe essere piu’ intenso del previsto. Il Dow Jones e’ arretrato dello 0.69% a 11533, l’S&P500 ha chiuso in calo dello 0.54% a 1318, il Nasdaq ha ceduto lo 0.67% a 2237.

Le vendite sull’azionario si sono allargate in seguito al rilascio dell’indice Philadelphia Fed, sceso sotto lo zero per la prima volta dall’aprile 2003. Nel mese di settembre, l’indicatore che misura l’andamento dell’attivita’ manifatturiera nell’area di Philadelphia, e’ sceso sorprendentemente a -0.4 punti dai 18.5 di agosto. Il dato e’ risultato nettamente inferiore alle attese degli analisti che erano per un valore di 14.4 punti.

Il forte calo potrebbe rappresentare un campanello d’allarme per il corso dell’attivita’ economica a stelle e strisce, entrata in una fase di rallentamento gia’ da alcuni mesi, in sintonia con il raffreddamento del comparto immobiliare. Al momento i futures sui fed funds scontano una leggera probabilita’ che la Banca Centrale possa addirittura effettuare un taglio del costo del denaro entro la fine dell’anno.

Dagli altri aggiornamenti macroeconomici in calendario sono emersi segnali poco incoraggianti ma sicuramente meno preoccupanti. Ad agosto il Superindice ha registrato una flessione dello 0.2%, suggerendo una crescita moderata per la restante parte dell’anno. Nel mercato del lavoro, situazione piuttosto stabile, con le nuove richieste per sussidi di disoccupazione aumentate di 7 mila unita’ a quota 318 mila.

Per quanto riguarda la cronaca societaria, in primo piano il colosso informatico Hewlett-Packard, il cui titolo ha registrato un calo giornaliero superiore al 5% risultando il peggior componente del Dow Jones. Stando agli ultimi sviluppi, il CEO del gruppo, Hurd, sarebbe coinvolto nello scandalo della diffusione di informazioni riservate in modo piu’ determinante di quello che si era pensato in un primo luogo. Venerdi’ la societa’ sara’ impegnata in una conferenza in cui si cerchera’ di chiarire la situazione.

Sotto pressione i titoli delle societa’ distributrici di farmaci. Il colosso retail Wal-Mart ha diffuso una nota in cui si legge che iniziera’ a distribuire 300 tipi differenti di farmaci ad un prezzo di $4 sotto prescrizione medica. L’operazione iniziera’ in Florida e si estendera’ a quanti piu’ Stati possibili entro il 2007. CVS ha perso piu’ dell’8%, Rite Aid quasi il 6% e Walgreen e’ arretrato di oltre 7 punti percentuali.

I titoli del Dow Jones che hanno segnato le migliori performance sono stati Exxon Mobil, McDonald’s e Verizon.

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Sugli altri mercati, nel comparto energetic oil petrolio ha recuperate parte del terreno ceduto nella sessione precedente. I futures con scadenza novembre, al primo giorno di contrattazione come contratti di riferimento, sono avanzati di 85 centesimi a $61.59 al barile.

Sul valutario, l’euro mostra i muscoli contro il dollaro. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di $1.2790. In recupero l’oro. I futures con scadenza dicembre sono avanzati di $2.10 a quota $588.30. In forte rialzo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.648% dal 4.729% di mercoledi’, minimo di sei mesi.