Società

WALL STREET: TASSI E PETROLIO MANDANO GIU’ I LISTINI

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta in leggera lettera. Il dato macro sulle vendite di case gia’ esistenti e’ salito a 6.91 milioni rispetto alle stime di 6.50 milioni. Il dato sulle richieste di nuovi sussidi di disoccupazione e’ stato invece di 302,000. KB Home (KBH) e General Mills (GIS) hanno entrambe pubblicato risultati trimestrali superiori alle stime.

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in ribasso di 4 punti a 11273 il Nasdaq e’ in lettera di 7 punti a 2296 e l’S&P500 sta perdendo 4 punti a 1300.
Negative le performances dei settori servizi per l’educazione, ferrovie e hotels.
L’indice VIX si trova al livello di 11.41. L’indice “advance/decline” sta facendo segnare una lettura di -300. I volumi sul NYSE sono di 606 milioni di titoli scambiati.

TRADING OPERATIVO:

Questa mattina, la maggior parte delle nostre posizioni si trovano in ribasso: HON –0.7%, FILE –0.2% e ATYT –1.7%. In rialzo invece SSTI che guadagna quasi il 2%.

Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 8 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:

Domani mattina, saranno pubblicati i dati macro sugli ordinativi di beni durevoli e sulle vendite di case nuove.

POSIZIONI RIALZISTE:

HON (APERTA IL 21/12 A $38.00; ATTUALE $42.36; PERF. +11.47%)

SSTI (APERTA IL 29/12 A $5.16; ATTUALE $4.17; PERF. –19.19%)

ZL (APERTA IL 29/12 A $2.02; CHIUSA IL 17/3 A $2.45; PERF. +21.29%)

FILE (APERTA IL 25/1 A $27.35; ATTUALE $26.39; PERF –3.51%)

ATYT (APERTA IL 7/3 A $15.20; ATTUALE $14.62; PERF –3.82%)

BORSA: WALL STREET DEBOLE, TEME RIALZO TASSI; BENE GM /ANSA

Seduta debole a Wall Street con il mercato che vede consolidarsi la prospettiva di ulteriori rialzi dei tassi d’interesse, alla luce dello scongiurato pericolo di un rallentamento del settore immobiliare Usa e, di conseguenza, dell’economia americana. Dopo un avvio incerto, gli indici hanno virato al ribasso – seppure con perdite contenute – scontando l’inaspettata crescita dell’attività di compravendita immobiliare che ha messo fine alla sequenza negativa degli ultimi cinque mesi.

A febbraio, le compravendite di case esistenti hanno registrato un rialzo del 5,2% a 6,91 milioni di unità. Un dato che ha sorpreso gli economisti i quali si attendevano un nuovo calo a quota 6,50 milioni di unità da 6,56 milioni del mese prima. E per quanto il governatore della Fed, Ben Bernanke, proprio nei giorni scorsi abbia sottolineato che un eventuale rallentamento del settore immobiliare non dovrebbe compromettere la crescita dell’economia, il dato di oggi ha messo in tensione il mercato in previsione di una strategia monetaria della Fed più aggressiva.

In particolare si teme che nella riunione del Federal Open Market Committee della Fed della prossima settimana, in cui si dà per scontato un rialzo del costo del denaro al 4,75%, la banca centrale americana appaia intenzionata a portare ancora avanti la lunga manovra rialzista avviata a giugno 2004. Del resto, il mercato già mette in conto un ulteriore innalzamento dei tassi al 5% a maggio, considerato l’andamento delle principali variabili monitorate dalla Fed, inflazione e salari, tasso di produttività e occupazione.

A questo proposito, sempre oggi è arrivata la conferma del miglioramento del mercato del lavoro con le richieste settimanali di sussidio di disoccupazione in calo ben oltre le previsioni di 11.000 unità a quota 302mila, mentre il petrolio é tornato sopra i 62 dollari al barile riaccendendo il timore di un aumento delle pressioni inflattive.

Quanto ai singoli titoli, si segnalano i guadagni di General Motors (+21 cents a 22,22 dollari) dopo l’accordo che prevede la cessione, per oltre 1,5 miliardi di dollari, del 78% della controllata Gmac a una cordata di fondi guidata da Kkr, Five Mile Capital e Goldman Sachs. Va male, invece, il comparto Hi-tech con Microsoft che amplia le perdite subite ieri – in seguito al rinvio della commercializzazione della nuova versione del sistema operativo Windows – lasciando sul terreno 46 cents a 26,69 dollari.

Giù Adobe Systems (-99 cents a 35,63 dollari) che paga deludenti previsioni di vendita nel trimestre in corso, e Ibm che perde 86 cents a 83,59 dollari. In controtendenza Yahoo! (+86 cents a 31,61 dollari) dopo l’upgrade a “buy” da “neutral” emesso da Ubs. da segnalare infine le perdite di Kraft Foods (-70 cents a 30,44 dollari) che paga il downgrade di Lehman Brothers a “equal weight” da “overweight” in vista di un possibile spinoff del gruppo da Altria.

Attorno alle 19, ora italiana, il Dow Jones cede lo 0,31% a 11.282,53 punti; il Nasdaq composite perde lo 0,24% a 2.297,86 punti e lo S&P 500 è in calo dello 0,23% a 1.302,07 punti.