Svanisce il rally di apertura per i listini americani. Dopo aver trattato in buon rialzo nella prima ora di scambi gli indici azionari hanno invertito rotta passando in territorio negativo. A meta’ giornata il Dow Jones cede lo 0.42% a 13058, l’S&P500 lo 0.64%, il Nasdaq arretra dello 0.62% a 2549.
Lo sperato rimbalzo degli indici ha avuto dunque vita breve. A prevalere sono ancora le vendite dopo la brutta prova di venerdi’ causata da un pessimo rapporto occupazionale che ha evidenziato la perdita di 4 mila posti di lavoro nell’ultimo mese. Il fatto ha incrementato le possibilita’ di assistere ad un taglio dei fed funds nel meeting del prossimo 18 settembre; alcuni analisti hanno avanzato l’ipotesi di un abbassamento del costo del denaro di 50 punti base.
Nel weekend, pero’, il presidente della Fed del distretto di Philadelphia ha fatto sapere che un’operazione di tale portata non e’ assolutamente necessaria al momento poiche’ la Banca Centrale gode di strumenti in grado di risolvere la crisi del comparto finanziario lasciando invariata la linea generale di politica monetaria.
Di fondamentale importanza sara’ nella giornata di domani l’intervento del presidente Ben Bernanke a Berlino. “Se la Fed fara’ qualcosa in ambito di tassi dovra’ pure iniziare ad emettere qualche segnale nei prossimi giorni” commentano gli esperti.
Sul fronte societario, le turbolenze nel mercato del credito originate dalle insolvenze sui mutui hanno costretto Countrywide Financial, societa’ leader nei prestiti immobiliari, ad attuare un taglio di 12 mila posti di lavoro (corrispondente al 20% del totale). Il titolo perde il 5.5% dopo che la banca d’affari Merrill Lynch ha rivisto al ribasso le stime sui risultati fiscali del gruppo per i prossimi due anni.
Con le azioni finanziarie sempre piu’ sottoposte a crescenti pressioni, gli analisti consigliano di puntare sui titoli del comparto tecnologico, che potrebbero non risentire significativamente delle condizioni del mercato. Il consiglio piu’ diffuso e’ quello di investire in societa’ impegnate in business con altre aziende piuttosto che direttamente con i consumatori.
In evidenza il colosso dei chip Intel (INTC) che ha migliorato l’outlook sui risultati fiscali del terzo trimestre; bene anche Advanced Micro Devices (AMD) grazie al lancio dei chip di nuova generazione “Barcelona” disegnato appositamente per rivestire un ruolo chiave all’interno dei network aziendali, e Nvidia (NVDA) nota societa’ di chip grafici.
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A livello settoriale le migliori performance sono segnate dai comparti: Application Software +0.6%, Education Services +0.5%, Household Products +0.5%, Semiconductor Equipment +0.5%, e Healthcare Services +0.4%. Tra i piu’ forti ribassi: Real Estate Management and Development -6.0%, Aluminum -3.8%, Tires & Rubber -3.5%, Industrial REITS -3.4%, and IT Consulting & Services -3.3%.
Alle 12.30 E.T. il volume di scambio e’ di 463 milioni di pezzi al NYSE e 762 milioni al Nasdaq. I titoli in rialzo contro quelli in ribasso sono 770 a 2384 al Nyse e 745 a 2087 al Nasdaq. I nuovi massimi contro i nuovi minimi delle ultime 52 settimane sono: 11 a 56 al NYSE e 4 a 62 al Nasdaq.