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WALL STREET: SULLE BORSE SPETTRO DELL’INFLAZIONE

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Alla soglia di meta’ giornata non accenna a diminuire l’ondata di vendite che ha investito le borse americane.

A gettare nel panico gli investitori e’ stata in particolare la paura di una ripresa dell’inflazione, a cui si sono aggiunti alcuni preoccupanti ‘profit warning’ giunti dal settore tecnologico.

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L’indice dei prezzi alla produzione negli USA, comunicato stamane, e’ aumentato dell’1,1% nel mese di gennaio, contro una previsione del mercato pari allo 0,3%.

Un segnale preoccupnte, se si condidera che era dal settembre del 1990 che l’indice dei prezzi alla produzione non cresceva cosi’ tanto.

Secondo David Rolfe, money manager di Wedgewood Partners, una crescita anche momentanea dei prezzi potrebbe spingere la Federal Reserve a rivedere in senso restrittivo la propria politica in materia di tassi di interesse.

Preoccupazioni condivise anche da Michael Strauss, economista di CommonFund, secondo cui una ripresa dell’inflazione potrebbe avere un impatto negativo soprattutto sulle imprese, riducendone i margini di profitto.

Il mercato, scioccato dal dato sull’inflazione, ha snobbato cosi’ gli altri dati macreconomici, entrambi positivi, sulla produzione industriale USA e sulla costruzione di nuovi cantieri edili in gennaio.

La produzione industriale degli Stati Uniti si e’ attestata in gennaio a -0,3%, in miglioramento rispetto alle stime degli analisti di Wall Street, che si attendevano un dato invariato rispetto al mese precedente (-0,5%).

Il dato, comunicato questa mattina dalla Federal Reserve, segue il calo dello 0,5% di dicembre e segna cosi’ il quarto mese in negativo: non accadeva dal 1991, anno dell’ultima recessione negli Stati Uniti.

La costruzione di nuovi cantieri edili negli USA in gennaio e’ cresciuta invece ad un tasso sorprendentemente alto considerato il maltempo e la pessima congiuntura economica. In gennaio sono infatti stati avviati 1,651 milioni di nuovi cantieri, contro il dato rivisto di dicembre a 1,568 milioni – un aumento pari al 5,3%.

La prima parte della seduta borsistica odierna e’ stata dominata anche dai ribassi che hanno interessato il settore tecnologico, dopo i ‘profit warning’ lanciati da Nortel Networks e da Corning, due ‘big’ delle infrastrutture per le telecomunicazioni.

Nella tarda serata di giovedi’, Nortel ha reso noto che non riuscira’ a rispettare le previsioni su fatturato e utili per il 2001, e ha comunicato un piano che prevede il licenziamento di circa 10.000 dipendenti.

La societa’ canadese ha inoltre dimezzato la previsione di crescita per il fatturato dell’intero 2001, portandola dal 30% al 15%.

Sulla scia di Nortel, Corning, uno dei suoi principali fornitori, ha invece annunciato questa mattina di aver abbassato gli obiettivi di crescita del fatturato, e di considerare ulteriori tagli del personale nel tentativo di ridurre i costi.

La giornata borsistica di oggi si caratterizza anche per il cosidetto ‘triple-witching’, la scadenza tecnica di futures, opzioni e opzioni sui futures.

Giornata particolare anche sul mercato obbligazionario, dove quest’oggi le contrattazioni termineranno in anticipo, alle 20.00 (le 14.00 ora di New York), per ragioni tecniche legate alla festivita’ del “President Day”, in calendario lunedi’.

Sui listini in generale stanno mostrando una tendenza al rialzo il settore petrolifero, oro, utility, tabacco, credito bancario e prodotti per la casa.

In calo invece il settore infrastrutture per telecomunicazioni, sistemi di rete, semiconduttori, Internet, hardware per computer, brokeraggio, software e chimico.

Tra i principali titoli in movimento in mattinata a Wall Street:

Nel settore informatico:

Dell Computer (DELL – Nasdaq) ha chiuso il trimestre terminato il 31 gennaio con un utile per azione di 18 centesimi, un centesimo sotto le aspettative degli analisti di Wall Street. Nello stesso periodo del 1999 l’utile per azione era stato invece di 16 centesimi. Il titolo perde oltre il 5%
(Vedi Utili: Dell trimestre sotto le aspettative)

Hewlett-Packard (HWP – Nyse), uno dei leader nella produzione di computer, ha annunciato utili per il quarto trimestre pari a 37 centesimi per azione (esclusi gli oneri straordinari), in linea con le aspettative degli analisti. Il titolo perde quasi il 9%
. (Vedi Utili: Hewlett-Packard in linea con le stime)

Nel settore delle infrastrutture per telecomunicazioni:

Nortel Networks (NT – Nyse) ha annunciato nella tarda giornata di giovedi’ che non riuscira’ a rispettare le previsioni su fatturato e utili per il 2001, e ha comunicato un piano che prevede il licenziamento di 10.000 dipendenti. Il titolo perde oltre il 33%.
(Vedi Nortel: annuncia ‘profit warning)

Corning (GLW – Nyse), gigante delle fibre ottiche, perde circa il 10%, dopo aver annunciato questa mattina di aver abbassato gli obiettivi di crescita del fatturato, e di considerare ulteriori tagli del personale nel tentativo di ridurre i costi. Il titolo perde quasi il 20%.
(Vedi )

Nel settore farmaceutico:

Il titolo Schering-Plough (SGP – Nyse) perde quasi il 16,5%, con i trader sul floor del New York Stock Exchange che fanno a gara per scaricare il titolo. La Food & Drug Administration (l’autorita’ USA che controlla la distribuzione dei armaci) non ha concesso all’ azienda la licenza per vendere il farmaco anti-istaminico Clarinex.
(Vedi Borsa: Schering-Plough a -20%, vendite al floor)

Nel settore telefonia mobile:

L’operatore di telefonia mobile Nextel Communications (NXTL – Nasdaq) ha annunciato questa mattina perdite per il quarto trimestre inferiori di 2 centesimi alle previsioni degli analisti. Il titolo oltre il 9%.
(Vedi Utili: Nextel batte aspettative 4° trim. 2000)

Nel settore e-commerce:

Priceline.com (PCLN – Nasdaq), uno dei piu’ grossi siti di e-commerce degli Stati Uniti per il pubblico, ha reso note perdite nel quarto trimestre superiori alle previsioni, preannunciando risultati deludenti anche nel primo trimestre. Il titolo perde oltre l’8,25%.
(Vedi Utili: Priceline.com sotto le attese 4° trim. 2000)