Partenza cautamente positiva per Wall Street, ancora in cerca di spunti. I finanziari mostrano debolezza fin da subito continuando a scivolare come ieri.
Dal fronte macro, ecco i dati finora pubblicati:
•Sussidi di disoccupazione: sono calati piu’ delle attese a 435000.
•Deficit commerciale: si e’ ristretto piu’ del previsto.
•Prezzi all’import: sono cresciuti a ottobre dello 0.9%.
Restano in calendario le scorte di petrolio (alle 16:30) e la bilancia commerciale (21:00).
A livello di notizie, qui sotto riportiamo gli “highlight” della giornata:
•G20: il coordinamento tra le potenze economiche sembra venir meno. Oggi il presidente Usa Obama ha scritto che “il contributo iu’ importante” che gli Stati Uniti possono dare al mondo intero e’ una forte ripresa economica Usa (Bloomberg)
•FMI: monito al Regno Unito affinche’ metta in atto un piano di rilancio che sorprenda (FT)
•Terre rare: prezzi nuovamente in rialzo? (Reuters)
•Prezzi alimentari: preoccupazioni in arrivo dagli Stati Uniti (FT)
•Ue: allo studio le modalita’ per bloccare la corsa di societa’ cinesi verso commesse pubbliche (Telegraph)
•FED: ha i giorni contati? (Slate)
•Debito Usa: i Repubblicani vogliono impedire l’innalzamento della soglia consentita se Obama non accetta di adottare una forte riduzione della spesa pubblica. Atteso un impasse fino alla prima meta’ del 2011(RCM)
Tra le dichiarazioni da segnalare, ci sono quelle di:
•Geithner: il segretario al Tesoro Usa ha scritto in una lettera al Wall Street Journal che sara’ pubblicata giovedi’ che il maggiore rischio per l’economia globale non e’ l’inflazione ma una crescita lenta delle economie avanzate.
•Rehn: secondo il commissario agli Affari economici e monetari dell’Ue Dublino non ha inoltrato alcuna richiesta di sostegno finanziario da parte dell’Unione europea, dotata di un fondo d’emergenza in grado di intervenire in caso di necessità. Vola a nuovi record il rischio default sul debito delle banche irlandesi Allied Irish e Bank of Ireland.
Tra le storie societarie, ecco quelle in evidenza:
•GM: ha archiviato il terzo trimestre con un utile netto di $2 miliardi con un fatturato di $34.06 miliardi.
•Macy’s (M): La catena di abbigliamento ha registrato nel trimestre utili netti per $10 milioni contro la perdita di $35 milioni dello stesso periodo dell’anno scorso. Fatturato in rialzo del 6.6% a $5.62 miliardi. Battute le stime degli analisti. Alzate le stime sull’intero anno.
•Polo Ralph Lauren (RL): il marchio di abbigliamento ha battuto le attese del mercato con profitti trimestrali saliti a $205.2 milioni da $177.5 milioni dello stesso periodo dell’anno prima.
•Campbell Soup (CPB): il colosso alimentare ha tagliato le guidance sull’anno fiscale a causa della contrazione della domanda e all’aumento delle spese per le promozioni.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico, i futures sul petrolio con consegna dicembre tornano a guadagnare lo 0.58% a quota $87.22 il barile. Il derivato con scadenza dicembre dell’oro segna un -0.52% a $1402.70 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro cede lo 0.10% a quota $1.3759. Quanto ai Treasury, il rendimento del decennale e’ al 2.7020%, in calo dopo essersi spinto a 2.74%.