Wall Street imbocca con decisione la via dei ribassi, scivolando sui minimi intraday. il motivo e’ legato alla decisione di S&P di tagliare a junk, spazzatura, il rating sulla Grecia. La mossa dell’agenzia di rating segue quella sul Portogallo, che gia’ aveva indebolito gli indici.
Immediata la reazione del mercato. Il Dow scivola di 118 punti a 11086.76, il Nasdaq Composite perde 30.68 punti a quota 2492.42 mentre l’S&P 500 lascia sul terreno 79 points a 1195.26.
I prezzi dei titoli di stato americani e il dollaro ne approfittano per mettere a segno ulteriori rialzi. Il rendimento dei Treasury a due anni e’ sceso sotto l’1% mentre quello dell’equivalente greco e’ balzato oltre il 15%, un livello che riflette la decisione di S&P. Il biglietto verde si conferma tra gli investitori la valuta piu’ sicura con l’indice U.S. Dollar (DXY) che ha chiuso sui massimi dell’anno a quota 82. Andamento inverso per l’Etf che riflette l’andamento della valuta europea CurrencyShares Euro Trust (FXE) tornato sui minimi di 11 mesi.
Petrolio, oro e argento invertono rotta o comunque limitano le perdite. Il greggio cede $1.21 a $82.99, l’oro (riscoperto come bene rifugio) sale di $3.80 a$1157.80 mentre l’argento perde $0.15 a $18.18.
Nel dettaglio, S&P ha tagliato di tre livelli il proprio giudizio su Atene (da tripla B+ a BB+/B) con outlook negativo. Il perche’ della scelta sta nelle difficoltà che il paese incontrara’ nel taglio del debito pubblico. Subito e’ arrivata la dichiarazione del numero uno della Banca centrale europrea Trichet, che tenta di rassicurare i mercati sostenendo che e’ “fuori questione” un default di Atene e dell’Eurozona.
A nulla serve l’arrivo di dettagli sul salvataggio ellenico. Il pagamento della prima tranche del pacchetto di aiuti dovrebbe arrivare prima del 19 maggio, giorno in cui scadono obbligazioni per 8.1 miliardi di euro. Nove giorni prima le nazioni ue chiamate in causa dovrebbe votare sul provvedimento mentre il 2 maggio i colloqui tra Ue, Fmi e Grecia dovrebbero concludersi il 2 maggio.
E cosi’ Atene archivia una seduta da dimenticare con un calo di circa il 6%, che si e’ fatto sentire anche a Lisbona (-5). A pesare anche l’ammissione del ministro delle finaze greco, che stringe affinche’ gli aiuti arrivino al piu’ presto nelle casse del paese, visto che la Grecia stessa “non e’ in grado” di finanziarsi sui mercati.
Tutto cio’ non ha fatto altro che mettere in secondo piano il dato sulla fiducia dei consumatori, balzata ai livelli sel settembre 2008. Ha deluso invece il dato sui prezzi delle case nelle 20 principali citta’ degli Stati Uniti, che sono aumentati in febbraio dello 0.6% annuo ma su base mensile la flessione e’ dello 0.9%. La nota positiva e’ che si tratta del primo incremento annuale da tre anni.
Anche la pioggia di trimestrali passa pressoche’ inosservata. Ma va detto che gli operatori sono ormai abituati a risultati superiore alle stime. Oggi ha fare meglio delle attese sono stati il colosso della chimica Dupont e la conglomerata che, tra le altre cose, produce i famosi Post-it. Entrambe i gruppi hanno alzato l’outlook sull’intero esercizio.
Ford e’ tornata all’utile, ma ha deluso sul fronte delle ventite. Non hanno centrato il consensu Este Lauder e Office Depot.
Intanto anche negli Stati Uniti si parla di deficit. Lo ha fatto il presidente della Fed Ben Bernanke dicendo che gli attuali livelli sono insostenibili. Obama, che ha parlato prima di riunirsi di fronte alla National Commission on Fiscal Responsability, la commissione da lui stesso istituita per risolvere i problemi legati al debito americano, ha aspicato un impegno bipartisan al fine di risolvere un problema ignorato dalla precedente amministrazione.
A catturare l’attenzione degli esperti e’ nel frattempo la testimonianza dei vertici di Goldman Sachs al Senato, il tutto dopo l’accusa di frode della Sec. A difendersi anche colui che avrebbe ideato i cdo incriminati. Fabrice Tourre ha smentito “categoricamente le accuse della Sec” di aver truffato i suoi clienti con operazioni speculative sul mercato subprime nel 2007, quando stava per esplodere la crisi finanziaria. Un’analista prevede che la vicenda possa risolversi per un’assoluzione della banca, paragonando il caso alle vicende legali di O.J. Simpson. L’ex giocatore di footbal americano uccise la moglie ma grazie a una difesa senza eguali riusci’ ad essere assolto.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio perdono terreno. I futures con consegna giugno si muovono in calo di $2.02 attestandosi a quota $82.18 al barile (-2.40%). Sul valutario la moneta unica viaggia a quota $1.3225 (-1.18%). L’oro e’ riuscito ad invertire rotta tornando a guadagnare $6.30 (+0.55%) in area $1159.80 circa. Il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.69% dal 3.8150% di ieri.