*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, il disclaimer ufficiale di WSI.
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La sessione di oggi si e’ aperta in lettera. Il dato macro sull’indice dei prezzi alla produzione ha innescato preoccupazioni sull’inflazione. Il dato macro sul “sentiment” dei consumatori rilasciato dall’Universita’ del Michigan e’ stato pubblicato leggermente inferiore alle attese. Ricordiamo infine che oggi e’ giornata di scadenze con tutto cio’ che essa comporta.
Al momento, l’indice Dow Jones e’ in lettera di 15 punti a 10739, il Nasdaq è in ribasso di 2 punti a 2059 e l’S&P500 sta perdendo 2 punti a 1197.
Negative le performances dei settori immobiliare, “utilities” e linee aeree; in rialzo invece software ed energia.
L’indice VIX si trova al livello di 11.65. L’indice ”advance/decline” sta facendo registrare una lettura di -900. I volumi sono di 667 milioni di titoli scambiati.
Dopo aver fatto segnare un rialzo di circa 400 punti nelle ultime 2 ½ settimane ed aver raggiunto i massimi dello scorso febbraio e di dicembre 2004, l’indice Dow Jones e’ sceso sotto 10800 a quota 10754.26. Una fase di pausa/ritracciamento era inevitabile, speriamo pero’ che non duri troppo a lungo e che le prese di profitto non siano troppo intense.
Sia il Nasdaq che l’indice dei semiconduttori SOXX hanno superato le rispettive medie mobili a 10 e 30 giorni, ed un fase di ritracciamento al di sotto di esse non e’ da escludere.
TRADING OPERATIVO:
Questa mattina, abbiamo deciso di aprire una nuova posizione rialzista su Fortune Brands (FO), i cui marchi includono “Titleist”, “Cobra”, “Footjoy”, “Masterlock”, “Swingline Stapler”, “Moen Faucet”, “Jim Beam” e “DayTimer”. Il titolo ha rotto al rialzo una “trading range” di circa un anno ad inizio gennaio, dopo aver pubblicato i risultati trimestrali. La societa’ ha poi alzato le stime per il prossi o trimestre. FO ha toccato $85.22 un paio di volte prima di ritracciare al livello di $83. Il titolo sat ora consolidando accompagnato da volumi elevati. Il nostro obiettivo di prezzo e’ intorno ai $88-$90. Al momento, FO e’ pressoche’ invariato.
Tra le nostre posizioni al rialzo, si stanno distinguendo in positivo i titoli di STX +1.7%, TSRA +0.8% e NMGA +0.5%. NVL e AMWD stanno perdendo lo 0.5% circa, mentre GILD e YHOO sono pressoché’ invariati, cosi’ come la nostra posizione al ribasso su EBAY.
Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 11 sezioni in tempo reale
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DA QUI ALLA CHIUSURA:
Ricordiamo che lunedi’ Wall Street rimarra’ chiusa per la festa del Presidente (“President’s Day).
Martedi’ mattina, sara’ pubblicato il dato macro sulla fiducia dei consumatori.
POSIZIONI RIALZISTE:
GILD (APERTA IL 27/9 A $35.80; ATTUALE $33.63; PERF –6.06%)
NMGA (APERTA IL 23/11 A $68.40; ATTUALE $72.26; PERF +5.64%)
NVLS (APERTA IL 3/12 A $29.40; ATTUALE $28.78; PERF –2.11%)
YHOO (APERTA IL 13/12 A $37.65; ATTUALE $33.74; PERF –10.39%)
NTAP (APERTA IL 7/1 A $30.60; CHIUSA IL 15/2 A $34.60; PERF +13.07%)
AMWD (APERTA IL 19/1 A $45.20; ATTUALE $41.51; PERF –8.16%)
DELL (APERTA IL 4/2 A $41.10; CHIUSA IL 11/2 A $39.80; PERF –3.16%)
LCRY (APERTA IL 7/2 A $22.20; CHIUSA IL 11/2 A $23.30; PERF 4.95%)
SYNA (APERTA IL 7/2 A $34.70; CHIUSA IL 9/2 A $32.50; PERF –6.34%)
STX (APERTA IL 9/2 A $17.45; ATTUALE $18.0; PERF +3.15%)
TSRA (APERTA IL 10/2 A $38.60; CHIUSA IL 14/2 A $43.12; PERF –11.71%)
DOW (APERTA IL 11/2 A $51.10; CHIUSA IL 16/2 A $53.40; PERF +4.50%)
TSRA (APERTA IL 16/2 A $40.18; ATTUALE $41.64; PERF +3.63%)
FO (APERTA IL 18/2 A $83.60; ATTUALE $83.80; PERF +0.24%)
POSIZIONI RIBASSISTE:
EBAY (APERTA IL 17/2 A $43.20; ATTUALE $42.70; PERF +1.16%)
BORSA: NEW YORK; INDICI POCO VARIATI, VOLA MCI/ANSA
ROMA, 18 feb – Il forte rialzo dei prezzi alla produzione a gennaio, +0,8% l’ indice cosiddetto ‘core’, cioé depurato da alimentari ed energetici, non ha pesato più di tanto sull’ andamento del listino azionario statunitense, con i principali indici poco variati.
Anche il calo a sorpresa della fiducia dei consumatori a febbraio, misurata dall’ università del Michigan, non ha destato l’ interesse degli operatori, alle prese più che altro con le notizie che arrivano dal fronte societario.
Da quest’ ultimo punto di vista è una giornata decisamente positiva per MCI, la ex WorldCom che nei giorni scorsi ha raggiunto un accordo con Verizon Communications in vista di una fusione, in quanto si profila adesso un possibile ritorno di fiamma sulla scena di Qwest Communications, che in precedenza ha viste rifiutate le proprie ‘avances’.
Il titolo sale di conseguenza di 1,02 dollari, a 21,68 dollari, mentre le azioni Qwest guadagnano dieci cents, a 3,94 dollari ed il titolo Verizon arretra invece di 29 cents, a 35,39 dollari. A soffrire per la prospettiva ormai scontata – alla luce dell’ andamento dei prezzi alla produzione – di un rialzo dei tassi d’ interesse sono peraltro i finanziari, con Fannie Mae (leader nei prestiti ipotecari) che perde 2,6 dollari, a 58,01 dollari, mentre Bank of America scivola di 30 cents, a 46,06 dollari.
Fra i farmaceutici, in risalita Merck, sulla scia delle dichiarazioni fatte da Peter Kim, responsabile dei laboratori di ricerca del Gruppo, che si è detto possibilista circa un ritorno dell’ antidolorifico Vioxx sul mercato, tenendo conto del fatto che gli effetti collaterali derivanti dall’ utilizzo di questo farmaco (dannoso per il cuore) sarebbero comuni ad altri prodotti analoghi.
Il titolo di conseguenza avanza di 75 cents, a 29,6 dollari. A sua volta Pfizer, che produce il Celebrex, altro antidolorifico di punta, avanza di dieci cents, a 25,16 dollari. Fra i tecnologici, Nvidia (semiconduttori per la grafica) sale di 1,32 dollari, a 26,83 dollari, in quanto nel primo trimestre le vendite saranno pari almeno a 566,5 milioni di dollari, al di sopra delle previsioni degli analisti di Thomson Financial.
Nel comparto della grande distribuzione, May Department Stores guadagna 1,62 dollari, a 33,14 dollari, in quanto la rivale Federated Department Stores ha ripreso i contatti finalizzati ad un takeover sul gruppo, secondo quanto riferito dal Wall Street Journal.
A sua volta il titolo Federated arretra di 31 cents, a 57,06 dollari. In questo stesso settore, Best Buy, che è leader nelle vendite di prodotti elettronici, perde 1,18 dollari, a 53,75 dollari, penalizzato da un ‘report’ di Goldman Sachs che ha ridotto la valutazione sul titolo, in quanto l’ andamento degli utili potrebbe risentire negativamente fra l’ altro della politica di sconti seguita dal Gruppo.
Fra le società che hanno diffuso oggi i conti trimestrali, Campbell, il ‘re’ delle zuppe, è in ribasso di 79 cents, a 28,7 dollari, in quanto nel secondo trimestre fiscale l’ utile è rimasto invariato a 57 cents per azione.
Attorno alle 18.00 ora italiana l’ indice Dow Jones è in ribasso dello 0,16% a 10.737,04 punti, il Nasdaq composite dello 0,14% a 2.058,49 e lo S&P 500 dello 0,18% a 1.198,62.