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WALL STREET SU NUOVI MASSIMI. IL PUNTO DELL’ANALISI TECNICA

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(WSI) – Nuovi massimi. Dopo una perdita di spinta a metà settimana, torna il denaro che porta gli indici Usa su nuovi top sul finale di ottava.

Il Nasdaq Composite ha superato la resistenza a 2415, e chiudendo la settimana sopra tale livello ha fornito un segnale convincente di ripresa degli acquisti verso l’obiettivo indicato, la resistenza chiave a 2500, che dovrebbe comunque arginare il rialzo dell’indice tecnologico per molti mesi a venire.

Un segnale di perdita di spinta si avrebbe sotto 2395; rinnovata debolezza solo al di sotto di 2325/45 (poco probabile), con obiettivo 2250 e quindi il forte supporto in area 2200/20, la cui tenuta (probabile) è necessaria per mantenere una buona impostazione per i prossimi mesi.

Il Dow Jones Industrial si porta al test della resistenza chiave a 11000, senza riuscire però a superarla.

Eventuali discese incontrano un supporto a 10700, ma un segnale chiaro di perdita di spinta si avrebbe solo alla rottura di 10400/500 (poco probabile). Il tono diventerebbe chiaramente debole solo al di sotto del forte supporto in area 10100/200.

Al di sopra di 11000 la salita potrebbe proseguire con obiettivo 11400 ed estensioni (prematuro) verso l’area chiave di resistenza 11750-12000. L’area compresa tra 11000 e 12000 rappresenta una sorta di “tetto” per il grande movimento di bear market rally iniziato nel marzo 2009, e dovrebbe quindi arrestarne il rialzo per molti mesi a venire.

L’indice S&P500 raggiunge sostanzialmente l’obiettivo indicato, la resistenza chiave a 1200, per poi assestarsi poco sotto i massimi.

Un segnale di perdita di spinta si avrebbe sotto 1150/60 per un test del supporto in area 1105/15 e quindi (al momento improbabile) del forte supporto in area 1080/85, la cui tenuta è necessaria per mantenere una buona impostazione per i prossimi mesi.

Il superamento di 1200 consentirebbe una prosecuzione del rialzo verso 1255/65 e quindi (prematuro) verso la resistenza chiave a 1315, che dovrebbe comunque arrestare il rialzo dell’indice per molti mesi a venire: in altri termini, tra 1200 e 1315 si dovrebbe esaurire il bear market rally.

Un segnale che la correzione è alle porte si avrà comunque solo su risalite della volatilità implicita. Il Vix rimane schiacciato sui minimi dell’anno, al di sotto della resistenza a quota 20, e non emergono quindi tensioni.

Un segnale di allerta vero e proprio si avrebbe poi solo sopra la forte resistenza a 22,75. Operativamente rimane valida l’idea di approfittare di un’eventuale prosecuzione del rialzo verso gli obiettivi indicati per provvedere ad alleggerire l’esposizione sul mercato. Poi rimarremo liquidi e valuteremo la prossima mossa, con calma.

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