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WALL STREET: SU INDICI PESA ATTESA PER INFLAZIONE

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Alla soglia di meta’ giornata di contrattazioni sulle borse USA, gli indici ripiegano in territorio negativo, trainati in ribasso dal Nasdaq Composite, che ora perde oltre il 2%.

Solo il Dow Jones oscilla attorno alla soglia della parita’, indeciso se accodarsi al trend negativo del Nasdaq o proseguire sui rialzi della mattinata.

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Le preoccupazioni per una ripresa delle tendenze inflazionistiche sembrano adesso condizionare gli investitori che guardano gia’ alla giornata di domani, quando sara’ reso noto l’indice dei prezzi alla produzione in gennaio.

Le buone notizie giunte dal settore della grande distribuzione, dove molte societa’ hanno registrato un’accelerazione delle vendite in gennaio, non sono dunque bastate al Dow Jones per trainare in positivo tutti gli indici.

“La grande distribuzione – commenta Arthur Hogan – capo degli analisti di Jefferies & Co. – e’ il primo settore ad andare bene nel nuovo contesto di politca monetaria, definito dal taglio dei tassi di gennaio”.

Le indicazioni arrivate dal comparto grande distribuzione danno segnali parziali sull’andamento dell’economia USA, in una giornata che non offre importanti dati macroeconomici.

Nel periodo novembre 2000 – gennaio 2001 le vendite di Wal Mart si sono attestate alla soglia ‘record’ di $2,004 miliardi, in crescita del 4,5% sullo stesso periodo dello scorso anno fiscale, segno di una buona propensione al consumo da parte degli americani.

Non sono bastati nemmeno i cacciatori di prezzi di occasione a sostenere il Nasdaq.

Alla luce dell’ondata di vendite di venerdi’ e al buon anndamento dei tecnologici nelle contrattazioni del preborsa di questa mattina, ci si attendeva una giornata di tregua per tutto il comparto. Tregua che invece non e’ arrivata.

All’apprensione dei mercati per l’inflazione si e’ aggiunta anche la pioggia di ‘downgrade’ caduta in mattinata su alcuni titoli del settore.

I titoli di produttori di chip per le comunicazioni PMC-Sierra Inc. (PMCS – Nasdaq) e Applied Micro Circuits Corp. (AMCC – Nasdaq) sono finiti sotto l’accetta del Credit Suisse First Boston (CSFB).

L’analista di CSFB, Charlie Glavin, ha ridotto il proprio giudizio su PMCS da ”buy” a ”hold”, e ha abbassato il rating su AMCC da ”strong buy” a ”buy”.

Glavin, ha inoltre ridotto le proprie stime sugli utili del 2001 per Vitesse Semiconductor Inc. (VTSS – Nasdaq), un’altra azienda del settore.

Nel settore petrolifero, dopo il raid di venerdi’ scorso sulla capitale irachena Baghdad da parte delle forze aeree americane e britanniche, si aspettano adesso le mosse dell’Arabia Saudita, il primo produttore mondiale di greggio, che dovrebbe ufficializzare una nuova riduzione della produzione gia’ questa settimana.

(ARTICOLO IN FASE DI SCRITTURA)

Sui listini in generale stanno mostrando una tendenza al rialzo il settore grande distribuzione, tabacco, bevande, alluminio e tessile.

In calo invece il settore bancario, microchip, brokeraggio, infrastrutture telefoniche, oro, calzaturiero e personal computer.

Tra i principali titoli in movimento in mattinata a Wall Street:

Nel settore grande distribuzione:

Wal-Mart (WMT – Nyse) ha annunciato utili pari a $2 miliardi ed un fatturato di $56,6 miliardi per il quarto trimestre, in aumento rispettivamente del 4,7% e del 10% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Gli utili per il trimestre terminato il 31 gennaio sono risultati pari a 45 centesimi per azione, un centesimo sopra le previsioni degli analisti di Wall Stret. Il titolo guadagna quasi il 3%.
(Vedi Utili: Wal-Mart un centesimo sopra le stime)

Nel settore infrastrutture di rete

Lucent (LU – Nyse), il gigante USA leader nel settore delle infrastrutture di rete, sarebbe vicino a raccogliere $6,5 miliardi di finanziamenti presso diverse banche d’affari entro questa settimana. Lo riporta il Wall Street Journal di oggi. Il titolo perde quasi lo 0,75%.
(Vedi Lucent vicina a raccogliere $6,5 mld in settimana)

Nel settore prodotti per la casa:

Home Depot (HD – Nyse), il piu’ grande rivenditore al mondo di materiali per la casa e il fai da te ha chiuso, il quarto trimestre con utili di 20 centesimi per azione, in linea con le previsioni di Wall Street, ma inferiori del 20% al risultato dello stesso periodo del 1999. Il titolo guadagna oltre il 3,75%.
(Vedi Utili: Home Depot (largo consumo), in linea)

Spring Industries (SMI – Nyse), societa’ produttrice di carta e articoli di arredamento casalingo, guadagna oltre il 21%, dopo l’annuncio di aver ricevuto offerte da parte della famiglia Close e da Heartland Industrial Partners per la trasformazione in societa’ a capitale privato.
(Vedi Borsa: Spring Ind. +7% su offerte acquisizione)

Nel settore microchip:

NEC (NIPNY – Nasdaq), il terzo produttore mondiale di microchips ha abbassato questa mattina del 33% le sue previsioni sugli utili dell’anno fiscale 2000, che terminera’ il prossimo 31 marzo. La societa’ giapponese ha ridotto le sue stime da $778 milioni a $516 milioni, seguendo quanto l’esempio di altri costruttori giapponesi del settore, come Hitachi (HIT – Nyse). Il titolo NEC guadagna quasi l’1%, mentre il titolo Hitachi perde quasi l’1,25%.

Nel settore telefonia mobile:

Nextel Communicatins (NXTL – Nasdaq), il primo operatore indipendente di telefonia mobile degli Stati Uniti, perde oltre l’11,75% dopo che la banca d’affari Salomon Smith Barney ha ridotto il suo rating sulla societa’ da “buy” ad “outperform”.
(Vedi Borsa: Nextel -13% dopo downgrading SMB)