Terzo giorno consecutivo di ottimismo per gli indici Usa che continuano a vivere il rally post natalizio grazie alle buone performance dei titoli high tech, petroliferi e Internet. A sostenere il mercato nella seduta odierna sono i dati macroeconomici diffusi in mattinata che hanno mostrato una situazione congiunturale migliore delle previsioni.
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Sembra essere tornata finalmente la fiducia. L’indice relativo alla fiducia dei consumatori del mese di dicembre e’ stato migliore delle aspettative, arrivando a testare quota 93,7 contro le aspettative di 91,5. Il dato e’ un importante termometro del quadro congiunturale, dal momento i consumi rappresentano i due terzi del PIL. Positivi gli indicatori sulla vendita di case esistenti e nuove e sui sussidi di disoccupazione . In linea con le attese gli ordini dei beni durevoli, che hanno contribuito ad alimentare la fiducia fin dalle prime battute. Meno positivo il dato sul Chicago Pmi.
Ennesima seduta positiva per i titoli tecnologici, che assistono ai guadagni di Intel (INTC -Nasdaq), Cisco(CSCO -Nasdaq), Oracle(ORCL -Nasdaq) e Sun Microsystems (SUNW -Nasdaq). Il Philadelphia Semiconductor Index(SOX) e’ in progresso dell’1,6%.
In rialzo il comparto petrolifero dopo la decisione dell’ Opec di tagliare la produzione del greggio di 1,5 milioni di barili al giorno. Dal primo gennaio il taglio giornaliero sara’ di 2 milioni di barili, dal momento che i paesi non Opec hanno deciso di cooperare con una riduzione di 500.000 barili giornalieri. La notizia sospinge Exxon Mobil (XOM -Nyse), Royal Dutch Petroleum (RD -Nyse)e Bp Amoco (BP -Nyse).
In progresso i titoli Internet, con Yahoo! (YHOO -Nasdaq) e Amazon (AMZN -Nasdaq) in primo piano, dopo che Merrill Lynch e Robertson Stephens hanno rivisto al rialzo le stime sul fatturato di entrambe le societa’.
Sul fronte societario si mette in evidenza anche Xerox (XRX -Nyse)che ha ricevuto un finanziamento di $314 milioni da GE Capital. Notizie poco confortanti sulla fusione tra Hewlett Packard (HWP -Nyse) e Compaq(CPQ -Nyse), dopo la decisione del figlio del cofondatore di Hewlett Packard di chiedere agli azionisti di votare no all’acquisizione della societa’ produttrice di computer.
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