Società

WALL STREET SU DUE STRADE A META’ GIORNATA

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Wall Street procede contrastata a meta’ seduta. Alle buone trimestrali societarie fanno da contraltare i deludenti aggiornamenti macroeconomici. Il Dow Jones e’ in progresso dello 0.33% a 12962, l’S&P500 cede lo 0.01% a 1480, il Nasdaq arretra dello 0.05% a 2523.

Ad offrire supporto all’indice industriale sono le buone trimestrali diffuse tra l’after hour di ieri e le prime ore della mattinata. Il colosso chimico Du Pont ([[DD]]) e il gigante delle telecomunicazioni AT&T ([[T]]) hanno diffuso bilanci fiscali migliori delle attese.

Superiori al consensus anche i numeri della societa’ di chip per la telefonia Texas Instruments ([[TXN]]), che ha visto il titolo salire del 9% circa, della societa’ di elettrodomestici Whirlpool ([[WHR]]) (EPS di $0.46 migliore delle attese), dell’azienda dell’acciaio U.S. Steel ([[X]]) (EPS di $0.44 superiore al consensus) e del gruppo attivo nel comparto della difesa Lockeed Martin ([[LMT]]). Numeri positivi ma prospettive deludenti dal colosso biotech Amgen ([[AMGN]]), mentre si e’ attestato ad un livello peggiore delle stime il bilancio fiscale di Juniper Networks ([[JNPR]]). Subito dopo la chiusura delle borse sara’ il colosso retail online Amazon.com ([[AMZN]]) a diffondere i risultati.

Ad impensierire gli operatori sono pero’ le prospettive economiche e i dati diffusi in mattinata hanno fatto ben poco per tamponare i timori relativi ad un rallentamento della crescita. Nel mese di marzo le vendite di case esistenti sono crollate dell’8.6% ai minimi livelli del 2003, segnando il maggior calo mensile degli ultimi 18 anni. Gia’ ieri l’agenzia di rating Moody’s ha dichiarato che i rischi legati ai mutui “subprime” potrebbero rivelarsi piu’ gravi di quanto previsto. Immediata la reazione dei titoli del comparto: Toll Brothers ([[TOL]]), KB Home ([[KBH]]), Hovnian Enterprises ([[HOV]]) trattano tutti in rosso con ribassi superiori al punto percentuale.

Inoltre la fiducia dei consumatori e’ risultata in calo per il secondo mese consecutivo a 104 punti, al di sotto delle attese degli analisti. Le famiglie americane si sono mostrate meno ottimiste sulle condizioni del lavoro e sulla dinamica dei prezzi. A risentirne sono le societa’ retail, su cui potrebbe gravare un rallentamento della spesa.

Numerose aziende hanno stimato un calo delle vendite nel mese di aprile: il colosso Target ([[TGT]]) e’ scivolato di oltre 3 punti percentuali dopo l’annuncio, la rivale Wal-Mart ([[WMT]]) ha ceduto l’1.1%.

I due dati hanno avuto anche l’effetto di deprimere le quotazioni del dollaro: al momento l’euro e’ in progresso nei confronti del biglietto verde a 1.3620.

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Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio e’ in calo. I futures con consegna giugno arretrano di $1.21 a $64.68 al barile. Ieri erano saliti di quasi il 3% a causa dell’instabile situazione geopolitica in Nigeria che potrebbe originare seri problemi nella produzione.
Arretra di $7.10 l’oro a quota $687.10 all’oncia. In progresso i titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.63%.