Wall Street su: dati manifattura deboli, speranze nuovi stimoli Fed

di Redazione Wall Street Italia
2 Luglio 2012 22:05

New York – I timori legati al rallentamento sincronizzato dell’economia mondiale, Cina ed Europa in primis, impedisce ai listi azionari statunitensi di ricevere una spinta di una certa costistenza in avvio. Ma nelle fasi finali si guarda ai dati come un’ottima opportunita’ per una serie di nuovi interventi stimolanti da parte delle banche centrali.

In chiusura lo S&P500 avanza +3,35 punti (+0,25%) a 1.365,51, mentre il Dow lascia sul campo 8,70 punti (-0,07%) a 12.871,39. Il Nasdaq da parte sua avanza di un buon +0,55%, +16,18 punti a 2.951,23, favorito dalle notizie giunte in ambito di operazioni di fusione e acquisizione.

Purtroppo per gli operatori di borsa, come sottolineano gli analisti del gruppo BlackBay, i catalizzatori negativi non mancano: la depressione in Europa, il rallentamento del motore cinese, il nodo fiscale in America, gli utili sociali poco entusiasmanti e gli alti livelli di debito se confrontati con inflazione e redditi.

A livello globale oggi e’ il giorno dell’attivita’ manifatturiera e i dati sul PMI dell’Eurozona e di Pechino hanno deluso le aspettative. La rilevazione per gli Stati Uniti ha invece evidenziato un’interruzione della fase di espansione. Intanto l’euro si mantiene sotto $1,26 e i prezzi del petrolio scivolano sulle speculazioni secondo cui la corsa della settimana scorsa, la piu’ sostenuta degli ultimi tre anni, potrebbe essere stata esagerata, in particolare visti i segnali di debolezza in Europa e in Cina.

L’indice ISM manifatturiero e’ sceso sotto i 50 punti in giugno, rispetto ai 53,5 in maggio. In media gli analisti intervistati da Bloomberg si aspettavano un dato pari a 52. Una lettura oltre i 50 avrebbe confermato la fase di espansione. Gli operatori guardano con attenzione anche al dato sulla spesa per le costruzioni edili, che ha registrato un rialzo per il terzo mese di fila. In maggio l’incremento e’ stato dello 0,9%.

Tra le varie cifre macro giunte in mattinata e market mover di seduta, figura l’indice trimestrale Tankan sulla fiducia delle imprese giapponesi in ripresa, a -1, dopo -4 in marzo, grazie al calo del prezzo delle materie prime. Le stime degli analisti parlavano di una conferma -4. Un numero negativo sta a indicare che i pessimisti superano di numero gli ottimisti.

Riguardo gli altri dati sull’attività manifatturiera a livello globale giunti in giornata, l’Europa ha in genere confermato la fase di contrazione (Germania 45, contro 45,2 in maggio; Francia 45,2, contro 44,7 in maggio; Italia 44,6, contro 44,8 in maggio; Spagna 41,1, contro 42 in maggio) e la Cina (50,2 contro 50,4 in maggio) la capacità di tenuta al periodo di rallentamento economico globale.

La scorsa settimana il Dow ha registrato +1,9%, lo S&P 500 +2% e il Nasdaq +1,5%. Nel mese di giugno invece il Dow +3,9%, lo S&P 500 +4% e il Nasdaq +3,8%. Nel secondo trimestre il Dow -2,5%, lo S&P500 -3,3% e il Nasdaq -5,1%.

Amylin Pharmaceuticals in forte rialzo, dopo che Bristol-Myers Squibb ha raggiunto l’accordo per acquistare la società per $5,3 miliardi. Bristol-Myers pagherà $31 per azione in contanti, un premio del 10% rispetto alla chiusura del 29 giugno.

La tedesca Linde, uno dei principali produttori di gas tecnici a livello mondiale, avrebbe raggiunto l’accordo per l’acquisto di Lincare Holdings, per $4,6 miliardi.

Sempre restando in ambito di notizie societarie, Dell ha acquistato Quest Software per 28 dollari per azione. In totale si tratta di un’operazione da $2,4 miliardi in contanti. La notizia fa bene in generale al comparto dei tecnologici.

In ambito valutario, l’Euro in calo sul dollaro a $1,2581. Dollaro/yen a JPY 79,48. Euro/yen a JPY 100,01.

Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio accelerano al ribasso a $83,75 al barile. Oro a $1.597,70. Quanto ai Treasury, i rendimenti a 10 anni scambiano in calo di 1,7 punti a 1,588%.