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WALL STREET STRAPPA SUI MASSIMI DI 13 MESI

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Chiusura in forte rialzo per gli indici americani, ai nuovi massimi del 2009, supportati dalla decisione del G-20 di mantenere in piedi i programmi di stimolo economico e dall’indebolimento del dollaro che ha spinto al rialzo le commodities, tra cui oro e petrolio. Il Dow Jones ha guadagnato il 2.03% a 10226, l’S&P500 il 2.22% a 1093, il Nasdaq l’1.97% a 2154. Per il Dow Jones Industrial Average la crescita e’ di 203.52 punti, la miglior chiusura dal 3 ottobre 2008 e il secondo balzo da 200 punti in tre sedute. L’indice delle blue-chip e’ salito del 4.7% dal giorno del rialzo cominciato con la decisione della Federal Reserve mercoledi’ scorso, che ha rafreddato le paure del mercato su un possibile rialzo dei tassi.

Gli investitori hanno continuato a puntare sull’azionario grazie alla maggiore fiducia sul recupero dell’economia a livello globale, possibile anche grazie alle decisioni di politica monetaria che, stando agli ultimi segnali, continueranno a garantire un livello di tassi eccezionalmente basso ancora per diverso tempo.

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A risentirne e’ stato il dollaro, particolarmente debole rispetto alle principali valute rivali. Il mercato solitamente gradisce assistere ad un calo del greenback poiche’ rende maggiormente appetibili i prodotti americani agli acquirenti stranieri e fornisce una spinta ai risultati delle aziende interne quando i profitti registrati al di fuori del territorio statunitense vengono convertiti in dollari.

Nella tarda serata di lunedi’ a New York il cambio tcontro l’euro e’ pari a 1.4992. Il tonfo del biglietto verde ha anche avuto l’effetto di far salire le quotazioni dell’oro, ad un nuovo massimo storico di $1108.40 l’oncia. Barrick Gold e Newmont Mining, le due maggiori societa’ minerarie produttrici del metallo prezioso, sono avanzate di almeno il 3%.

Colpiscono dunque le performance delle aziende americane che piu’ fanno affidamento sul fatturato proviente dalle attivita’ all’estero, che stanno battendo quelle che si basano maggiormente sul mercato nazionale. General Electric, Caterpillar e Intel hanno guadagnato almeno il 2% permettendo all’indice industriale di portarsi sui massimi di 13 mesi. La prima ha anche guadagnato terreno sulla notizia della vendita di NBC Universal a Comcast.

“Si tratta senza dubbio di una solida fase rialzista”, ha osservato Hugh Johnson, presidente di Johnson Illington. “Nessun Paese ha annunciato di aver intenzione di adottare presto una exit strategy dai programmi di stimoli. E’ un’ottima notizia per l’economia globale anche se un rischio dal punto di vista inflativo.”

Tra le altre news societarie, Cadbury Schweppes ha respinto l’offerta ostile migliorata, lanciata dalla componente del Dow Jones Kraft Foods, che valuta l’azienda britannica 9.8 miliardi di sterline. Sprint Nextel investira’ un altro miliardo di dollari in Clearwire, societa’ con la quale e’ in joint venture con Comcast, Intel, Time Warner Cable e Bright House Networks. Stando ad un articolo del Wall Street Journal, i partner citati sarebbero pronti a investire altri $500 milioni, mentre Google, che figura tra le societa’ collaboratrici, non sarebbe coinvolta in quest’ultimo round di finanziamenti.

Acquisti anche sui titoli della produttrice di tabacco Altria dopo i commenti positivi fatti da Barron’s, secondo cui le azioni scambiano ad un prezzo estremamente conveniente se si considerano i marchi di qualita’ offerti dall’azienda e i rendimenti elevati rispetto ai multipli bassi.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico in progresso il petrolio. I futures con consegna dicembre hanno guadagnato $2.00 a quota $79.43 al barile. In rialzo i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.4860% dal 3.5030% di venerdi’.