Vecchi e nuovi temi si sono intrecciati oggi a Wall Street. Se da una parte l’allarme antrace e la guerra hanno fatto la loro per deprimere gli acquisti, dall’altra si e’ assistito alla ripresa di alcuni settori che ultimamente sono stati molto penalizzati.
Poca influenza sugli scambi ha avuto il Beige Book , dal quale non sono uscite novita’ sostanziali. La relazione della Federal Reserve sullo stato dell’economia americana disegna infatti uno scenario senza dubbio negativo per l’economia, ma ampiamente scontato dai prezzi attuali delle azioni.
In generale, hanno terminato in rialzo i settori semiconduttori e software. In ribasso invece i petroliferi e Internet.
Il Nasdaq ha chiuso a 1.731,54 (+1,59%)
Il Dow Jones a 9.345,62 (+0,06%)
L’S&P 500 a 1.085,20 (+0,04%)
A favorire il Nasdaq e’ stata in particolare la buona vena di Microsoft (MSFT – Nasdaq), che nei giorni scorsi aveva dato buoni dati di bilancio, e di Intel (INTC – Nasdaq). Quest’ultima, insieme anche a Stm Microelectronics (STM – Nyse), ha beneficiato dei dati positivi della societa’ produttrice di circuiti integrati LSI Logic (LSI – Nyse). Da non tralasciare anche la performance di Cisco (CSCO), per la quale si avvicina la pubblicazione della trimestrale.
“Gli investitori sono disperatamente alla ricerca di qualcosa di ‘meno negativo’ che possa incoraggiarli. Non hanno bisogno di notizie completamente positive, ma almeno di un segno, anche piccolo, in cui sperare – ha detto Ned Riley, chief investment strategist di State Street Global Advisors – Qualsiasi annuncio migliore delle attese entusiasma il mercato”.
L’indice tecnologico e’ stato sostenuto anche da BroadVision (BVSN – Nasdaq) e Citrix Systems (CTXS – Nasdaq), che ha battuto le stime sul bilancio del terzo trimestre.
Sul fronte Internet, da segnalare il forte ribasso di Amazon (AMZN – Nasdaq) che ha registrato una perdita nel terzo trimestre e che ha lanciato un allarme sul fatturato per il quarto trimestre.
Giornata controversa, ma con elementi di novita’, per le telecomunicazioni. Le vendite a partire dall’11 settembre hanno colpito duramente il settore e oggi diversi titoli, tra cui Nokia (NOK – Nyse), sono saliti, spinti anche dal bilancio interessante di Netxtel Communications (NXTL – Nasdaq), che, nonostante utili peggiori delle attese, ha riportato un fatturato in crescita del 25%.
Resta pero’ l’incognita AT&T (T – Nyse ). Il colosso delle tlc ha diffuso dati di bilancio deludenti, ma di contro ha mostrato buoni risultati nella sua divisione AT&T Wireless (AWE – Nyse). Sulla scia si e’ mossa bene anche Texas Instruments (TXN – Nyse), leader nella produzione di chip destinati alla telefonia mobile.
Il Dow Jones ha quindi risentito della cattiva performance di AT&T, della perdurante debolezza del settore petrolifero con Exxon Mobil Corporation (XOM – Nyse) a guidare i ribassi. Basti pensare che il prezzo del greggio e’ sceso intorno ai $22,3 al barile, contro i $27-$28 di qualche mese fa.
Il listino industriale e’ stato infine penalizzato da una serie di trimestrali peggiori delle attese. E’ il caso di DuPont (DD – Nyse), di Kodak (EK – Nyse) e della famosa catena alberghiera Hilton Hotels (HLT – Nyse).
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