Società

WALL STREET: SOLO IL NASDAQ ESTENDE IL RALLY

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Avvio di settimana contrastato per gli indici americani. Il Dow Jones ha perso lo 0.19% a 12825, l’S&P500 lo 0.16% a 1388, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.21% a 2408. La forte volatilita’ all’interno del comparto energtico (con il petrolio volato ad un nuovo record), alcune prese di beneficio dopo il rally delle ultime quattro sedute e le contrastate trimestrali societarie hanno impedito ai listini azionari di estendere i guadagni.

A stabilire un clima negativo fin dal preborsa erano state le cattive trimestrali delle societa’ finanziarie che hanno offuscato i migliori risultati riportati nel comparto farmaceutico. Bank of America (BAC), la seconda banca negli Usa in ordine di grandezza, ha annunciato un un calo dei profitti del 77% dovuto alla crisi subprime, con relative perdite. Il titolo ha ceduto il 3% circa.

A contribuire alla debolezza dell’intero comparto finanziario sono stati i commenti del Ceo del gruppo, relativi all’outlook dell’ economia previsto ancora debole per il secondo trimestre. “Continueremo ad assistere ad un proseguimento della debolezza delle banche” ha commentato Kevin Caron, market strategist di Stifel Nicolaus; “le stime sugli utili sono ancora troppo alte, saranno ancora annunciate nuove svalutazioni”

Pressioni al settore sono giunte anche dal tonfo di National City (NCC) costretta a tagliare il dividendo e vendere parte dei titoli ad uno sconto del 40% rispetto al prezzo di chiusura di venerdi’; l’azione ha chiuso in ribasso del 25% ai minimi di 17 anni, segnando la peggiore performance all’interno dell’indice S&P500. “E’ sempre cosi’! Ad ogni chiusura di trimestre ci dicono che il peggio e’ ormai alle spalle, ed ogni volta si sbagliano. Penso possano essere nel torto anche questa volta” e’ il parere di Whitney Tilson, manager dell’hedge fund T2 Partners con sede a New York.

Hai mai provato ad abbonarti a INSIDER? Scopri i privilegi delle informazioni riservate, clicca sul
link INSIDER

Peter Cardillo, chief market economist di Avalon Partners, resta comunque fiducioso su una nuova tornata di trimestrali positive come quella a cui si e’ assistito nell’ultima parte della scorsa settimana. “Sara’ particolarmente importante seguire i numeri, e gli outlook, delle societa’ che svolgono attivita’ all’estero” ha dichiarato l’esperto.

La maggior parte degli analisti sembrano prendere le distanze da tale tesi. Da gennaio ad oggi le stime sugli utili non hanno fatto altro che subire un deterioramento. Le prospettive ora sono per un calo degli utili per le societa’ facenti parte dell’S&P500 pari a -13.7%; all’inizio dell’anno le stime erano per una crescita del 4.7%.

Tra le altre societa’ che hanno riportato le trimestrali in mattinata, Eli Lilly (LLY) ha comunicato un balzo degli utili originato dalle robuste vendite dei farmaci per la cura di diabete, cancro e depressione: i risultati pero’ si sono attestati a livelli leggermente inferiori del consensus, tanto da spingere l’azione in calo del 4.5%. Acquisti invece su Merck (MRK) che ha riportato profitti per azione di 3 centesimi superiori alle stime.

Il gruppo petrolifero Halliburton (HAL) ha riportato un rialzo dei profitti del 6%. Il colosso dei giocattoli Mattel (MAT) ha invece registrato una perdita dovuta ad un rallentamento del segmento ‘Fisher-Price’ e a maggiori spese legali. In controtendenza invece la rivale Hasbro (HAS) che ha fatto meglio del previsto. Attesi, subito dopo la chiusura, i numeri del colosso dei chip per la telefonia mobile Texas Instruments (TXN).

Sugli altri mercati, nel comparto energetico il petrolio e’ schizzato ad un nuovo record di $117.76 al barile spinto da nuovi disordini verificatisi sul territorio nigeriano, che ovviamente incidono sulla produzione petrolifera. I futures con scadenza maggio sono avanzati di 79 centesimi a $117.48.

Sul valutario, euro in buon recupero nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.5930. In lieve recupero l’oro. I futures con consegna giugno sul metallo prezioso hanno guadagnato $2.40 a $917.60 l’oncia. In progresso infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 3.7120% dal 3.7430% di venerdi’.

parla di questo articolo nel Forum di WSI