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WALL STREET: SOLO IL DOW RIMANE IN RIALZO

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I mercati americani chiudono contrastati con il Dow Jones in rialzo, seppur distante dai massimi di giornata, grazie alle buone notizie giunte in mattinata dal fronte macroeconomico. L’ottimismo tuttavia non e’ riuscito a trattenere l’indice delle blue chip sopra l’importante soglia dei 10.000 punti.

In rosso invece il Nasdaq Composite su cui pesano i dati negativi sulle vendite globali di chip in luglio e le conseguenti cattive performance del settore semiconduttori.
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CHIP: ANCORA IN CALO LE VENDITE NEL MONDO

La borsa USA inoltre ha accolto molto male la mega fusione tra Hewlett Packard e Compaq. (Vedi sotto)

Il Nasdaq ha chiuso a 1.770,78 (-1,92%)
Il Dow Jones a 9.997,49 (+0,48%)
L’S&P 500 a 1.132,94 (-0,06%)

A dare la spinta iniziale alla “Old Economy’ e’ stato il dato relativo all’indice dei manager americani responsabili degli ordini di acquisto per le aziende USA – il cosiddetto NAPM – che in agosto e’ salito a 47,9, al di sopra delle attese di mercato.

Si tratta di un deciso rialzo rispetto a luglio, quando l’indicatore segnava quota 43,6.
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USA: INDICE RESPONSABILI ACQUISTI 47,9 IN AGOSTO

“La ripresa dovrebbe iniziare ora e ulteriori tagli ai tassi da parte della Federal Reserve non sono necessari”, ha commentato Ian Shepherdson, capo economista presso High Frequency Economics, societa’ di ricerca finanziaria.

Sulla scia dell’ottimismo derivante dai dati economici, anche i commenti di Richard McCabe, chief market analyst di Merrill Lynch.

“Sebbene possiamo attenderci ulteriore debolezza nelle prossime settimane, pensiamo che gli indici si menterranno al di sopra dei minimi segnati in primavera e auspichiamo una ripresa in autunno”, scrive McCabe in una nota spedita alla clientela.

“Gli indicatori tecnici sembrano diretti verso una situazione di ipervenduto – ha continuato McCabe – tuttavia, una ripresa durevole dei mercati dovrebbe iniziare solo con volumi piu’ alti e un migliore rapporto tra titoli in aumento e titoli in calo”.

L’analista di Merrill Lynch sostiene che la debolezza caratteristica di luglio e agosto probabilmente sara’ seguita da un deciso rialzo a settembre e ottobre.
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BORSE USA: MERRILL VEDE UNA RIPRESA IN AUTUNNO

Ma la notizia del giorno e’ stata senza ombra di dubbio la mega fusione tra i due giganti dell’informatica Hewlett-Packard (HWP – Nyse) e Compaq (CPQ – Nyse).

L’operazione, che crea un colosso con operazioni in 160 Paesi del mondo e un fatturato totale di circa $87,4 miliardi, sembra pero’ non aver soddisfatto gli investitori che, abbandonata l’euforia iniziale e dopo uno sguardo agli effetti negativi sul fatturato nei prossimi due anni, hanno bocciato l’idea.
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HP-COMPAQ: SPECIALE WALL STREET ITALIA

Secondo gli analisti pero’, l’accordo e’ un necessario tentativo per la crescita delle due societa’ nel lungo periodo, dopo che sia Compaq che HP hanno subito forti scossoni dal calo delle vendite che ha colpito il mercato dei PC.

“Alla base della decisione c’e’ la crisi del settore e la concorrenza spietata di Dell – dice Rob Enderle, analista presso la societa’ di ricerca high tech Giga Information Group – senza questo accordo le due societa’ probabilmente non sarebbero riuscite a far fronte alla forte flessione delle vendite”. Insomma: due debolezze non fanno una forza.

Hanno poi pesato sul settore high tech i dati della Semiconductor Industry Association (SIA), secondo cui le vendite globali di chip sono calate in luglio del 37,2% sull’anno portandosi a quota $10,86 miliardi.

“La riduzione delle vendite e’ una conseguenza del rallentamento dell’attivita’ economica a livello globale e dell’eccesso di scorte di magazzino accumulate nel settore dell’information technology”, ha commentato George Scalise, presidente della SIA.

Pessimista sui chip e’ invece Terry Ragsdale di Goldman Sachs che descrive il dato sulle vendite globali “orrendo” e descrive un panorama sul quale non e’ possibile fare stime certe.

Commenti negativi anche da parte di Lehman Brothers che ha ridotto le stime sul colosso Intel (INTC – Nasdaq).

Sui listini in generale, hanno mostrato una tendenza al rialzo i settori energetico, tabacco, grande distribuzione, farmaceutico, biotech, ferroviario, alimentare, cartario.

In ribasso, invece, i settori infrastrutture per le tlc, network informatici.

VEDI QUALI SONO I TITOLI DI RILIEVO CHE HANNO MOSSO I MERCATI:

WALL STREET: I TITOLI CHIAVE DEL 4 SETTEMBRE