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WALL STREET: SOLIDO RIALZO, ECONOMIA FORTE

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La seduta di borsa di Wall Street si e’ chiusa con gli indici in forte rialzo. Il Dow Jones ha guadagnato l’1.48% a 13444, l’S&P500 l’1.52% a 1485, il Nasdaq e’ avanzato dell’1.78% a 2666.36. Gli ultimi dati macroeconomici hanno evidenziato un buon momento dell’economia americana, allontanando temporaneamente la minaccia di una possibile recessione, senza intaccare le possibilita’ di un taglio al costo del denaro da parte della Fed.

Nel mese di novembre l’occupazione nel settore privato americano e’ cresciuta ad un livello nettamente superiore alle attese, la produttivita’ del terzo trimestre e’ schizzata +6.3% (maggiore tasso degli ultimi quattro anni) battendo le stime del mercato. Il forte abbassamento del costo unitario del lavoro (-2.0% contro lo 0.2% della lettura preliminare) ha allentato le pressioni sulla Fed, preoccupata su una possibile accelerazione della dinamica inflazionistica. Gli ordini alle fabbriche sono saliti in misura maggiore delle attese; e’ risultato inferiore alle stime il dato sul comparto dei servizi che ha comunque mostrato un’espansione dell’attivita’.

“L’occupazione rappresenta l’elemento piu’ significativo sulla spesa dei consumatori” ha affermato Doug Peta, market strategist di J&W Seligman a New York. “E’ il principale indicatore dello stato di salute dell’economia ed e’ particolarmente responsabile dell’ingresso in una fase di recessione o meno”. Grande attenzione e’ rivolta ora ai numeri del prossimo venerdi’ per cui e’ stato stimato un aumento di 70 mila posti di lavoro nel settore non agricolo.

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A livello societario, riflettori puntati ancora una volta sul comparto dei mutui immobiliari. Il colosso governativo Fannie Mae (FNM) ha comunicato un taglio del dividendo trimestrale ed annunciato un abbassamento medio dei prezzi delle case negli Usa compreso tra il 4% e il 5%. Forti vendite sul titolo MBIA dopo che la societa’ di rating Moody’s ha emesso un rapporto sulle possibili, ulteriori svalutazioni che l’azienda potrebbe riportare nei prossimi mesi.

Tra i titoli del Dow Jones a guidare i rialzi e’ stato il colosso assicurativo American International Group (AIG), dopo che il CEO ha rassicurato gli operatori sulla condizione finanziaria e sull’esposizione della societa’ sul business dei mutui subprime. Molto bene anche Intel (INTC) forte dell’upgrade ricevuto prima dell’apertura grazie alle robuste previsioni di vendita per il prossimo anno.

Nel comparto energetico, dopo essere schizzato sopra i $90 al barile, in seguito alla decisione dell’Opec di lasciare invariata la produzione giornaliera, il greggio ha chiuso in calo nonostante il peggiore calo delle scorte degli ultimi due anni (-8 milioni). I futures con consegna gennaio sono arretrati di $0.83 a quota $87.49 al barile.

Sul valutario, l’euro ha ceduto terreno rispetto al dollaro. Nel tardo pomeriggio di mercoledi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4610. L’oro ha ritracciato di $3.90 rispetto alla chiusura di ieri chiudendo a $803.70 all’oncia. In calo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 3.910% dal 3.8890% di martedi’.

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