La seduta di borsa si e’ chiusa con gli indici negativi. Il Dow Jones e’ arretrato dello 0.07% a 11670, l’S&P500 ha chiuso in ribasso dello 0.34% a 1331, il Nasdaq ha ceduto lo 0.92% a 2237. Alle buone notizie di mergers & acquisitions hanno fatto da contraltare i commenti negativi su Apple e le deludenti stime di Wal-Mart. Neanche il forte calo del greggio e’ stato sufficiente a riportare gli acquisti sull’azionario.
I dati macroeconomici diffusi in mattinata non hanno giocato un ruolo rilevante ai fini del trading giornaliero, se non per il comparto immobiliare che beneficia della crescita della spesa per le costruzioni in settembre. Il dato ha infatti registrato un incremento dello 0.3%, soprendendo gli analisti che si attendevano un calo nella stessa misura. Leggermente inferiore alle attese, invece, l’indice ISM manifatturiero, scivolato a quota 52.9 contro i 53.5 attesi dal mercato.
Il Dow Jones e’ arrivato a toccare un massimo intraday di 11726.94, superando nuovamente il miglior livello storico di chiusura segnato nel 2000, per poi ritracciare nella seconda parte della seduta. Gli operatori hanno giustificato l’inversione di rotta dei listini con le prese di beneficio scattate dopo la buona performance dei giorni passati: i fondamentali restano solidi, non sono emerse notizie di carattere geopolitiche preoccupanti ed inoltre il greggio ha registrato un sostenuto calo.
I futures con scadenza novembre hanno ceduto $1.88 (-3%) a $61.03 al barile, nonostante le voci di un possibile taglio della produzione da parte di Nigeria e Venezuela nel tentativo di far riprendere quota ai prezzi energetici. Al momento, grazie all’elevato livello di scorte, non sembra che un’azione del genere possa arrecare danno all’equilibrio tra domanda e offerta: non costituendo una minaccia nel breve periodo, le vendite sono proseguite sul comparto.
A soffrire maggiormente e’ stato pero’ il comparto tecnologico, danneggiato gia’ in avvio da un downgrade emesso sul colosso informatico Apple Computer. Gli analisti di Citigroup ne hanno rivisto al ribasso il rating da Buy a Hold citando la mancata introduzione del nuovo iPod sui mercati entro la stagione natalizia. Il titolo ha ceduto il.
Tra i titoli del Dow Jones, in ribasso il colosso retail Wal-Mart, dopo aver riportato un incremento delle vendite comparate di settembre dell’1.8%, al di sotto del livello medio atteso. Bene, invece, General Electric grazie ai commenti positivi di Prudential, cosi’ come Hewlett-Packard sulla scia di un articolo a favore del gruppo apparso nel settimanale finanziario Barron’s.
Tra le notizie relative alle operazioni di fusioni e acquisizioni, in evidenza Harrah’s Entertainment che potrebbe essere acquistata da un gruppo di investitori privati in un’operazione da molti indicata come uno dei piu’ grossi leveraged buyout di sempre.
Nel comparto biotech, riflettori puntati su Myogen, il cui titolo e’ quasi raddoppiato dopo aver ricevuto una proposta di acquisto da parte di Gilead Sciences per un valore di $2.5 miliardi.
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Sugli altri mercati
sul valutario, in recupero l’euro sul dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di $1.2638. Lieve flessione per l’oro. I futures con scadenza dicembre sul metallo prezioso sono arretrati di 90 centesimi a $603.30. In progresso i titolio di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.6180%.