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WALL STREET: SOFFRE IL MAL DI PHILLY FED

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I principali indici USA limano i guadagni dopo che il Philadelphia Fed Index, l’indice che anticipa lo stato dell’economia Usa (‘Philly Fed’), si e’ attestato a quota 9,1, contro i 12,3 di aprile, nettamente al di sotto delle stime degli analisti.

Non forniscono direzione, invece, i dati sconfortanti sui sussidi di disoccupazione e i nuovi cantieri edili.

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A livello settoriale:

– In forte ribasso sui mercati Usa i titoli del settore assicurativo (INSR – Nasdaq).

– Tra i temi della giornata si delineano i settori biotech (BTK – Amex) e farmaceutico (DRG – Amex).

In forte calo al Nasdaq il titolo dell’azienda biotech Biogen (BGEN – Nasdaq), che ignora la nota positiva del settimanale Business Week e si concentra sul giudizio negativo della societa’ di ricerca Leerink Swann.

La societa’ di biotech ImClone Systems (IMCL – Nasdaq) ha terminato il primo trimestre con una perdita ben al di sopra di quella di un anno fa e piu’ ampia di quanto previsto dal mercato. Il titolo sconta anche una posizione negativa della partner tedesca.

Sotto pressione il titolo del colosso farmaceutico Pfizer (PFE – Nyse) in seguito a indagini da parte dei procuratori generali di diversi stati americani.

– Nuovi problemi nel settore telecom (XTC – Amex). La SEC allarga l’indagine sul colosso delle infrastrutture per tlc Lucent Technologies (LU – Nyse).

– Due iniziative coraggiose e potenzialmente rivoluzionarie nel settore finanziario (DJ_SCR – Dow Jones):

Charles Schwab Corp. (SCH – Nyse), primo ‘discont broker’ al mondo (specializzato cioe’ nel brokeraggio a prezzi scontati), ha lanciato una propria divisione di ricerca sull’azionario, la Schwab Equity Ratings.

Instinet Group (INET – Nasdaq), la societa’ del gruppo Reuters, che gestisce il primo mercato elettronico negli Stati Uniti, e’ in trattative per acquistare la rivale Island ECN, un affare dal valore possibile di piu’ di $500 milioni.

Da segnalare:

– Preoccupazione sui rischi di liquidita’ di alcuni colossi mondiali, e sulle indagini delle autorita’ in temi di irregolarita’ di bilancio. L’agenzia di rating Standard & Poor’s ha compilato una ‘danger list’, una lista di aziende che potrebbero avere problemi di liquidita’. Tra le altre, Vivendi Universal SA, Dynegy, Reliant Resources, Williams Cos., Tyco International, Raytheon Co. e Halliburton.

previsioni rosee del CEO di GE sulle prospettive dell’economia USA e della ripresa delle aziende.

Sul fronte macroeconomico:

Ad aprile i nuovi cantieri edili negli Stati Uniti hanno registrato un calo del 5,4%, a 1,555 milioni di unita’. Il settore delle costruzioni e’ rimasto tutto sommato in buone condizioni nonostante l’economia americana dal marzo 2001 abbia sperimentato un periodo di recessione.

Nella settimana che si e’ conclusa l’11 maggio 2002, le nuove richieste per sussidi di disoccupazione sono aumentate di 2.000 unita’, a quota 418.000. Il dato indica che il mercato del lavoro rimane debole nonostante la recente crescita dell’economia.

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