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WALL STREET SOFFRE CON WARNING SUI MUTUI USA

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*Marco Bonelli, Managing Director di Raymond James, e’ molto conosciuto tra gli investitori istituzionali e i trader italiani. I suoi commenti quotidiani di meta’ seduta sull’andamento della Borsa Usa (comprese le indicazioni di trading operativo e le posizioni rialziste) non implicano responsabilita’ alcuna per Wall Street Italia, che notoriamente non svolge alcuna attivita’ di trading e pubblica tali indicazioni a puro scopo informativo. Si prega di leggere, a questo proposito, disclaimer ufficiale di WSI.

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La sessione di oggi si e’ aperta in ribasso. Il dato macro sulle vendite “same store” e’ risultato misto. Walt Disney ([[DIS]]) ha pubblicato la di sopra delle attese. Sono state alzate le stime di Alcoa ([[AA]]).

Al momento, l’indice Dow Jones e’ in rialzo di 20 punti a 12686, il Nasdaq e’ in denaro di 19 punti a 2491 e l’S&P500 guadagna 4 punti a 1452.
L’indice “advance/decline” sta facendo regsitrare una lettura di -900.
L’indice VIX e’ al livello di 10.90.
In ribasso i settori servizi per l’ambiente, immobiliare, acciaio e prodotti fotografici; in rialzo invece servizi per l’educazione, materiali da costruzione, alluminio e oro.
I volumi sul NYSE sono di 640 milioni di titoli scambiati.

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Questa sera dopo la chiusura, le societa’ di Broadcom ([[BRCM]]), Callaway Golf ([[ELY]]), DivX ([[DIVX]]) e Oakley ([[OO]]), fra le altre, pubblicheranno i risultati trimestrali.

Domani mattina, non saranno pubblicati dati macro.

BORSA: NEW YORK DEBOLE CON BANCHE E IMMOBILI, GIU’ CITIGROUP

Indici in ribasso a Wall Street, con lo Standard & Poor’s 500 in discesa dai massimi di sei anni zavorrato dal settore bancario e delle costruzioni. Fra i titoli più sotto pressione spicca Citigroup. La banca Numero Uno al mondo cede 70 centesimi a 54,25 dollari, in un mercato preoccupato per le conseguenze sul settore finanziario del peggioramento del mercato immobiliare dello scorso anno, che potrebbe non essere del tutto superato.

A dare segnali di difficoltà è stata per prima Hsbc, colosso bancario britannico e numero tre mondiale, che a Londra ha ceduto fino al 2,6% dopo che l’istituto, ieri, ha annunciato di aver dovuto accantonare 1,76 miliardi di dollari in più rispetto alle previsioni degli analisti per crediti incagliati negli Usa nel 2006. Il clima negativo si è esteso, oltre che a Citigroup, anche ad altre banche esposte nel settore mutui, come Countrywide Financial e New Century. Mentre le società di costruzioni sono in calo per il quarto giorno consecutivo dopo il crollo degli ordini del Big del settore negli Usa, Toll Brothers, che oggi cede oltre un dollaro a quota 33,12.

Alle 19 circa il Dow Jones arretra dello 0,47% a 12.607,83, lo Standard & Poor’s cede lo 0,29% a 1.446 mentre il Nasdaq cede lo 0,14% a quota 2.4867.

Perdite anche nelle telecomunicazioni, con Level 3 Communications, un operatore di telefonia e dati, scivolata dei 34 centesimi a quota 5,18 dollari, e Qwest (quarta compagnia telefonica degli Usa) a 8,16 dollari (-9 centesimi) nonostante la trimestrale migliore delle attese. In rialzo Gap, +61 centesimi a 19,86 dollari dopo le vendite andate meglio del previsto, e Tribune, editore del Los Angeles Times, sulla scia di un utile trimestrale salito del 78%. Bene anche Hewlett Packard dopo la promozione da parte di Goldman Sachs del rating azionario.