Società

WALL STREET SNOBBA KATRINA, GUARDA A UTILI AZIENDE

Questa notizia è stata scritta più di un anno fa old news

Dopo un avvio debole, condizionato dalla nuova impennata del petrolio, i listini americani hanno archiviato la seduta in territorio positivo. Il Dow Jones ha guadagnato lo 0.63% a 10.463, l’S&P500 lo 0.60% a 1.212, il Nasdaq e’ avanzato dello 0.80% a 2.137. Gli acquisti si sono intensificati nella seconda parte della seduta man mano che il prezzo del greggio si e’ allontanato dai migliori livelli giornalieri.

L’osservato speciale continua ad essere il petrolio. Nella sessione precedente l’apertura ufficiale, i contratti futures hanno segnato un nuovo record storico di $70.80 sulle paure di un rallentamento della produzione nel Golfo del Messico minacciato dall’avvicinamento dell’uragano Katrina . Nell’area, infatti, si concentra il 30% della produzione di greggio statunitense.

Secondo le ultime notizie, comunque, l’uragano ha perso parte della sua forza e i metereologi lo hanno gia’ declassato ad una categoria inferiore in termini di potenza. Sulla base degli aggiornamenti piu’ recenti i futures con scadenza ottobre hanno chiuso la seduta a quota $67.20 al barile, in rialzo di $1.07, ma ben lontano dai massimi intraday.

Restano ora i dubbi sugli effettivi danni riportati nelle zone interessate dalla tempesta. Relativamente all’andamento dei titoli, a soffrire maggiormente sono stati quelli delle compagnie aeree ed assicurative. Sul comparto aereo pesano le paure di un eventuale aumento delle tariffe come diretta conseguenza degli elevati prezzi energetici. AMR Corp, la parent company di American Airlines, ha lasciato sul terreno quasi il 2%.

Sulle societa’ assicurative pendono invece i timori sugli alti costi di indennizzo relativi ai danni provocati dalla tempesta nel Sud-Est degli Usa. Secondo le analisi di Lehman Brothers, le compagnie maggiormente esposte ai danni causati da tempeste sono Renaissance Re (RNR), oggi in calo dell’1.86%, Everest Re (RE) e Allstate (ALL).

Tra i titoli del Dow Jones che hanno registrato i maggiori rialzi citiamo Home Depot, Johnson & Johnson, Intel e Merck. In calo, invece, McDonald’s, risultata la peggiore tra le blue chip, Hewlett-Packard e Verizon.

Vedi decine di small e medium cap in forte crescita segnalate da
WSI nella rubrica Titoli Caldi, una delle 10 sezioni in tempo reale
riservate agli abbonati a INSIDER. Se non sei gia’ abbonato, clicca sul
link INSIDER

In ambito di mergers & acquisitions, la societa’ di software NDCHealth (NDC) ha annunciato che sara’ acquisita dalla rivale Per-Se Technologies in un’operazione valutata almeno $1 miliardo.

Sugli altri mercati, l’euro e’ in leggero calo sul dollaro. Nel tardo pomeriggio di lunedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ $1.2228. In ribasso anche l’oro. Il futur
e con scadenza dicembre ha ceduto 70 centesimi a quota $441.40 all’oncia. In rialzo, infine, i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.17% dal 4.19% di venerdi’.

______________________________________________

BORSA: NY SALE; SNOBBA KATRINA, GUARDA A UTILI SOCIETA’

29 Agosto 2005 23:35 NEW YORK (ANSA) – Wall Street evita l’effetto Katrina e chiude in territorio positivo: il Dow Jones sale dello 0,63% a 10.463,05 punti, il Nasdaq si porta a quota 2.137,65 punti (+0,80%), mentre lo Standard & Poor’s 500 sale dello 0,60% a 1.205,10 punti. Azzerando le perdite iniziali per il balzo del petrolio verso i 71 dollari sui timori dell’arrivo dell’uragano in Louisiana,gli indici hanno poi invertito progressivamente la rotta grazie ai rialzi delle maggiori compagnie petrolifere – con le stime di profitti record per l’aumento del greggio – e delle catene di articoli per la casa che, oltre ai benefici per gli acquisti di prodotti utili ad affrontare l’emergenza, approfitteranno anche delle vendite legate alla ricostruzione. Giornata decisamente negativa per gli assicurativi, che scontano i timori degli alti costi di indennizzo (per stime di alemno 25 miliardi di dollari) per i danni causati da Katrina. Guardando all’andamento dei singoli titoli, il colosso petrolifero ConocoPhillips sale dell’1,92%, a 63,07 dollari, e hanno segno positivo anche le compagnie di servizi per oleodotti, che verosimilmente saranno molto attive nel rimettere in sesto le strutture danneggiate nel Golfo del Messico. Halliburton, quindi, sale dello 0,94% (a 57,80 dollari) e Schlumberger guadagna l’1,17% fino a fermarsi a 83,04 dollari. Sorride, nel comparto retail, Home Depot (+1,83% a 40,54 dollari). Proprio quest’anno la catena di articoli per la casa ha aperto quattro negozi in Florida e avviato altre strutture lungo la costa del Golfo del Messico. Nel comparto assicurativo, cede St. Paul Travelers (-1,05% a 44,27 dollari), mentre Allstate segna una flessione più ampia,pari all’1,33% (a 57,18 dollari). Vanno male anche i gruppi di case da gioco attivi nell’area colpita dalla forza dell’uragano: Isle of Capri, che gestisce casinò sul fiume Mississippi, è in calo del 2,73% (a 23,52 dollari). Scivola Boyd Gaming (-0,42% a 47,59 dollari), mentre Harrah’s Entertainment, il maggior gruppo mondiale di case da gioco, inverte la rotta nel finale e chiude a 72,75 dollari (+0,34%). Il comparto tecnologico è sostenuto dalle affermazioni del settimanale finanziario Barron’s secondo cui il settore dei software dovrebbe presto vivere una nuova ed effervescente stagione di fusioni e acquisizioni. Ibm, uno dei possibili acquirenti, balza dell’1,19%, a 81,34 dollari).