Anche oggi gli indici americani sono stati incapaci di estendere il tentativo di rally avviato nel corso della mattinata, e a meta’ giornata sono negativi. Il Dow Jones cede lo 0.29% a 10454, l’S&P500 lo 0.24% a 1171 e il Nasdaq lo 0.33% a 1985.
La giornata e’ stata caratterizzata dalla sostanziale stabilità del prezzo del petrolio, attorno ai 54 dollari al barile, dal calo superiore alle attese della fiducia dei consumatori e dall’ andamento positivo di tutti e tre i titoli coinvolti nell’ operazione MCI, vale a dire la cessione dell’ ex WorldCom.
Sui mercati tuttavia si respira un certo ottimismo per quanto riguarda le prossime trimestrali, con gli analisti che puntano su un tasso di crescita medio dei profitti nell’ ordine dell’ 8%, superiore al +7,6% indicato a gennaio.
Al riguardo, il colosso dell’ alluminio, Alcoa, farà da apripista fra i titoli compresi nell’ indice Dow Jones dal punto di vista della presentazione dei conti dei primi tre mesi del 2005, in quanto la sua trimestrale è in calendario per il 6 aprile.
Il comparto energetico è anche oggi positivo, nonostante che il prezzo del petrolio sia rimasto in pratica invariato, a quota 54 dollari. Exxon Mobil avanza di 59 cents, a 59,48 dollari, mentre Marathon Oil sale di 68 cents, a 46,08 dollari. Entrambi i titoli beneficiano della revisione al rialzo delle stime di utile fatta da Merrill Lynch.
Fra i telefonici, la novità del giorno è che il consiglio di amministrazione di MCI ha espresso parere favorevole ad una proposta di acquisto riformulata da parte di Verizon Communications, del valore di 7,6 miliardi di dollari, con questo spiazzando ancora una volta Qwest Communications International, che peraltro ha formalizzato a suo tempo un’ offerta migliore dal punto di vista economico.
Tutti i titoli coinvolti in quest’ operazione salgono: MCI di 82 cents, a 23,76 dollari, Verizon di 61 cents, a 35,33 dollari, Qwest di sette cents, a 3,68 dollari. Fra i titoli di maggiore richiamo, il numero 1 delle assicurazioni mondiale, AIG, guadagna il 3,8% a 59,4 dollari sulla scia dell’ uscita di scena di Maurice ‘Hank’ Greenberg anche dalla cairca di presidente, dopo che un paio di settimane fa lo stesso aveva lasciato l’ incarico di amministratore delegato.
Fra i titoli in ribasso, si segnala Apollo Group, società che opera nel comparto educational e che lascia sul terreno 1,47 dollari, a 71,44. I conti trimestrali in questo caso hanno evidenziato ricavi inferiori alle previsioni degli analisti di Thomson Financial, a quota 505,7 milioni di dollari contro 510,8 milioni.
L’ unico dato macroeconomico in calendario oggi era l’ indice di fiducia dei consumatori
, sceso a marzo a 102,4 contro una previsione di 103 fatta dagli analisti.