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WALL STREET SI RISVEGLIA, CONFIDA NELLA FED

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Gli indici americani viaggiano a un passo dai massimi intraday mentre il dollaro ritraccia, il petrolio recupera $2 puntando verso quota $83 e l’oro guadagna circa $20 dollari e i rendimenti dei Treasury si sgonfiano.

E’ questo il quadro che caratterizza i mercati dopo poco piu’ di due ore di contrattazioni. Il Dow guadagna lo 0.3% a 10671, il Nasdaq avanza di mezzo punto percentuale a 2374 mentre l’S&P 500 segna un +0.52% a 1157.

Gli operatori iniziano a scaldarsi in attesa dell’appuntamento cruciale della giornata: la riunione del Fomc, il braccio di politica monetaria della Fed chiamato a pronunciarsi sul costo del denaro. Come e quando indichera’ che sta per finire “lungo periodo di tempo” di tassi estremamente bassi (sono compresi tra lo zero e lo 0.25% dal dicembre 2008) e’ il fattore cruciale. Ben Bernanke vuole evitare un messaggio che sia ambiguo.

Un rialzo non e’ comunque imminente anche se gli osservatori iniziano a credere che un ritocco all’insu’ sia possibile a giugno o in autunno, a patto che l’economia risulti in ripresa. Sono in molti ad aspettarsi un cambiamento nelle parole del comunicato finale, legato a un outlook piu’ ottimista sullo stato di salute dell’economia americana. Altri pero’ credono che modifiche di linguaggio ci saranno nella prossima riunione, in calendario il 27-28 aprile prossimi. Oggi si guardera’ anche ai programmi si stimolo all’economia e alla loro eventuale estensione, soprattutto per il comparto immobiliare.

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E’ questo il settore che forse piu’ di tutti preoccupa. Oggi una famosa analista di Wall Street ha previsto un nuovo tonfo per tutto il comparto.

Il mercato ha ignorato i dati arrivati dal comparto immobiliare. Il brutto tempo ha provocato un calo, ma piu’ contenuto del previsto, per nuovi cantieri edili e licenze di costruzione. Flessione superiore alle attese, invece, per i prezzi all’import.

Tra i titoli, spicca il volo di Financial Engines (+30%, a $15.89) nel giorno del suo debutto in borsa. Il gruppo che offre servizi e consulenza finanziaria ha collocato 10.6 milioni di azioni a $12 ciascuna, piu’ della forchetta precedentemente indicata di $9-$11. Fino a ora sono 18 le Ipo contro le 63 del 2009.

Si guarda ancora una volta verso la Grecia, nel giorno in cui il piano coordinato di aiuti e’ stato esaminato dai ministri europei. S&P ha confermato il proprio rating su Atene (BBB+/A-2) e concluso l’indagine volta a studiare i presupposti di un possibile downgrade. L’agenzia di rating ha pero’ confermato l’outlook negativo: sul lungo termine una bocciatura e’ possibile.

Intanto crescono nuovamente i timori legati alle emissioni obbligazionarie. il 2012 sara’ l’anno clou. Da allora iniziera’ un triennio in cui maturera’ debito per oltre $700 miliardi. Governo e grandi aziende potrebbero esserne colpiti. E se aumenteranno le difficolta’ per raccogliere nuovi capitali freschi, non sono esclusi altri fallimenti. Lo riporta il New York Times.

Qualche indicazione arriva sul futuro del petrolio direttamente per bocca del ministro algerino Chakib Khelil: nella riunione di settembre, l’Opec potrebbe alzare la produzione. La probabilita’ e’ del 50%, ha detto. Domani, da Vienna, non dovrebbero invece arrivare novita’.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio sono in rialzo. I futures con consegna aprile avanzano di $1.89 attestandosi a quota $81.69 al barile. Sul valutario la moneta unica riagguanta la soglia di $1.3743(+0.48%). L’oro guadagna $18.50 in area $1123.90 l’oncia. In calo i Titoli di Stato, con il rendimento sul benchmark decennale che si attesta al 3.68%.