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WALL STREET SI RIALZA IN PIEDI, TIENE IL NASDAQ

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Volumi di scambio relativamente bassi e volatilita’ stanno caratterizzando la seduta odierna. Gli indici, sebbene lontano dai massimi di questa mattina, sembrano riuscire a tenere in territorio positivo.

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Secondo gli analisti, gli investitori tengono gli occhi puntati verso lo stato di salute dell’economia americana e tentano di capire quale sara’ la reazione sul lungo termine dopo gli attentati di martedi’ scorso a New York e Washington.

Richard Berner, chief economist di Morgan Stanley Dean Witter, ritiene che l’economia USA possa “risentire del probabile shock in tre aree: le spese delle famiglie americane, la fiducia nel settore business e l’andamento del commercio con l’estero”.

Berner aggiunge poi che la tensione potrebbe aumentare e portare ad un aumento ulteriore del prezzo del greggio, ma anche di quello di altre fonti energetiche come i gas naturali.

“Per ora il mercato azionario ha gia’ assorbito una quantita’ massiccia di notizie negative – ha detto l’economista – Non ci resta che attendere gli indicatori macroeconomici dei prossimi giorni.”

E proprio domani, mercoledi’, verranno diffusi i dati sul deficit della bilancia commerciale USA, mentre giovedi’ avremo i dati sulle nuove case, sui sussidi di disoccupazione e sull’attivita’ economica calcolata dalla Federal Reserve Bank di Filadelfia.

“Tragico dirlo – ha concluso Berner – una ripresa si potra’ vedere dopo un attacco deciso degli USA”.

Su questo argomento e’ intervenuto poco fa il segretario alla Difesa Donald Rumsfeld, che fa sapere che “l’azione degli Stati Uniti non sara’ di breve durata, ma lunga e laboriosa”.

“Abbiamo due scelte di fronte a noi, cambiare il modo in cui viviamo o cambiare quello in cui vivono i gruppi terroristici – ha detto Rumsfeld – La prima scelta e’ inaccettabile, mentre per la seconda abbiamo l’appoggio di molti altri paesi”.