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WALL STREET: SI RIAFFACCIANO LE VENDITE SUI MERCATI

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Indici in rosso in avvio di settimana a Wall Street, con gli operatori che preferiscono intascare parte dei guadagni dopo i recenti rialzi. Il Dow Jones perde lo 0.13% a 12326, l’S&P500 lo 0.17% a 1398, il Nasdaq e’ in calo dello 0.18% a 244.

Si riaffacciano le vendite dunque sui mercati, un po’ sotto forma di prese di beneficio e un po’ sulla scia della debole performance oltreoceano, con gli indici giapponesi (Nikkei 225 -2.3%) in netto calo a causa di una maggiore debolezza riscontrata nel comparto bancario.

Il Dow Jones potrebbe quindi terminare la serie positiva durata sei sedute, che non si vedeva da oltre un anno e che lo ha portato a nuovi record. Storicamente, la settimana del Thanksgiving ha visto gli indici salire il piu’ delle volte; non sarebbe da escludere dunque un recupero nell’arco delle contrattazioni o nei prossimi giorni.

Ad offrire un relativo supporto e’ ancora il calo del greggio. In mattinata i futures con scadenza gennaio sono in ribasso di 51 centesimi a $58.46. Alle 16:00 ora italiana verra’ comunicato il Superindice di ottobre.

Ma ad attrarre maggiormente l’attenzione sono le numerose operazioni di mergers & acquisitions, un classico del lunedi’ mattina. In primo piano il comparto minerario, con l’offerta di $25.9 miliardi da parte di Freeport-McMoRan Copper & Gold ([[FCX]]) sul colosso Phelps Dodge ([[PD]]). A seguire l’offerta di $19 miliardi della societa’ privata BlackStone Group per l’acquisto della societa’ di management di costruzioni Equity Office Properties Trust ([[EOP]]).

In evidenza anche l’offerta del Nasdaq Stock Market ([[NDAQ]]) sul London Stock Exchange ($5.1 miliardi), gia’ rifiutata, pero’, da parte dei dirigenti di quest’ultimo. Un eventuale unione dei gruppi, nel caso di un futuro accordo, darebbe origine al maggiore mercato di scambi mondiale, con oltre 6400 compagnie quotate.

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Sul valutario, sostanzialmente invariato l’euro nei confronti del dollaro a 1.2836. L’oro avanza di $1.70 a $624.20 l’oncia. In rialzo i titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 4.6010%.