Gli indici americani procedono pesanti nella seduta di borsa. Il Dow JOnes segna una perdita vicina ai 350 punti, l’indice hi-tech Nasdaq e’ in ribasso di oltre il 4%. Sui mercati tornano a prevalere le vendite in parte sotto forma di prese di beneficio dopo i forti rialzi delle ultime giornate che hanno permesso ai listini di recuperare in media l’11% nella sola ultima settimana. I dati macro deludenti hanno fornito un motivo in piu’ agli operatori per intascare i recenti guadagni. Soffrono in modo particolare i titoli legati alle commodities, oro e greggio trattano in netto ribasso.
Nell’ultimo mese l’indice ISM manifattueriero ha registrato una contrazione superiore alle attese (simile contrazione e’ stata registrata anche in Cina – al minimo storico, ed in Inghilterra) e la spesa per le costruzioni e’ diminuita in misura superiore del consensus. Aggiornamenti allarmanti che confermano la fase di forte rallentamento dell’economia Usa.
Gli operatori continuano anche a digerire gli ultimi dati sulle vendite al dettaglio seguenti il “Black Friday” che apre ufficialmente la corsa allo shopping natalizio. Un rapporto diffuso in mattinata dalla National Retail Federation evidenza che gli americani quest’anno hanno speso il 7.2% in piu’ rispetto allo scorso anno ma che oltre il 70% di essi ha concentrato la spesa su oggetti fortemente scontati (fino al 60% del prezzo originale).
Saranno seguiti con attenzione anche gli interventi del presidente della Fed Ben Bernanke e del Segretario al Tesoro Usa Henry Paulson (21:00), alla ricerca di qualche segnale che possa fornire maggiori indicazioni sullo stato di salute dell’economia a stelle e strisce.
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Tra i singoli titoli tratta in ribasso il colosso dell’auto General Motors. C’e’ una certa tensione tra gli investitori riguardo alla concessione del prestito ponte da parte del governo per permettere all’azienda di evitare il processo di bancarotta. I manager della casa automobilistica presenteranno nelle prossime ore il programma sull’utilizzo dei fondi.
Nel comparto Internet, notizie contrastate sul gigante media online Yahoo!. Il Sunday Times britannico riporta che Microsoft sarebbe disposta a sborsare $20 miliardi per rilevare il motore di ricerca di Yahoo! ma il noto blog hi-tech americano All Things Digital ha definito la notizia come una “fiction totale”. Il titolo e’ comunque schizzato +7% nel preborsa.
Tra le news di mergers & acquisitions, riflettori puntati su Mentor, schizzato +89% in seguito all’offerta di acquisto di Johnson & Johnson disposto a pagare $31 per azione ($1.07 miliardi) per rilevare il gruppo.
Sugli altri mercati, in calo il petrolio: i futures con consegna gennaio sono in ribasso di $3.46 a $50.97 al barile. Sul valutario, l’euro e’ in ribasso nei confronti del dollaro a quota 1.2629. In calo l’oro a $783.20 l’oncia (-$35.80). Salgono i Titoli di Stato Usa: il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ sceso al 2.84%.
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