Seduta euforica per la borsa americana con gli indici in netto recupero dopo le ingenti perdite riportate negli ultimi giorni. Grazie alle notizie incoraggianti giunte dal comparto retail e dagli aggiornamenti offerti da Goldman Sachs i listini hanno messo a segno un rally che ha riportato il Dow Jones sopra la soglia dei 13000 punti. L’indice industriale ha guadagnato il 2.46% a 13307 (era dallo scorso 18 settembre che non realizzava un guadagno giornaliero superiore ai 200 punti), l’S&P500 il 2.91% a 1481, strepitoso il Nasdaq (recentemente sotto maggiori pressioni) salito del 3.46% a 2673 (migliore performance intraday da luglio 2003). Evidenti le ricoperture dei ribassisti.
Gran parte del rialzo e’ dovuto ai titoli finanziari, comprati sui minimi dagli stessi investitori istituzionali che per una volta sono diventati piu’ ottimisti in merito al caos del comparto bancario e dei mutui subprime che ha tenuto banco nelle ultime settimane. Il settore finanziario dello S&P 500 e’ salito +4.7%. Anche il ritracciamento del petrolio (il piu’forte ribasso di prezzo degli ulltimi tre anni, (vedi sotto) ha energizzato i compratori facendo il suo effetto.
Molti analisti preferiscono comunque rimanere calmi. Per Peter Boockvar, equity strategist di Miller Tabak, non e’ da considerare importante il movimento odierno quanto piu’ quello che accadra’ dopo il rimbalzo. “Sara’ determinante valutare la dinamica dell’azionario nei prossimi giorni. Il movimento giornaliero e’ comunque positivo ma non sufficiente” ha commentato l’analista. In pratica bisognera’ valutare se quello di oggi non sia stato un semplice “rimbalzo del gatto morto” bensi’ l’inizio di un movimento rialzista.
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In ogni caso, dopo ben quattro sessioni consecutive di ribassi (il Dow aveva perso 673 punti in totale), i listini sono riusciti a ritrovare la strada dei rialzi grazie alle buone notizie societarie giunte gia’ nel preborsa dal comparto retail. Wal-Mart (WMT), catena leader del settore, ha riportato un aumento dei profitti dell’8% nell’ultimo trimestre, per ricavi pari a $91.95 miliardi. Cio’ grazie alle nuove strategie sui costi, al miglioramento dei margini e al rinnovato servizio di assistenza clienti. Il titolo e’ schizzato del 6.50%. Il fatto ha offerto una relativa fiducia agli operatori, ultimamente preoccupati per un possibile rallentamento della spesa dei consumatori in un periodo cruciale dell’anno, in vista della corsa allo shopping delle festivita’.
Ad offrire un relativo supporto e’ stato anche l’annuncio di Goldman Sachs (GS) che non sara’ soggetta ad ulteriorri svalutazioni derivanti dalla crisi dei mutui subprime, infondendo maggiori speranze negli investitori su un possibile superamento della crisi del credito. Il titolo Goldman Sachs ha chiuso in rialzo di +8,5%. J.P. Morgan Chase e Citigroup sono saliti di oltre il 6%.
Dopo la debole partenza anche i titoli del comparto immobiliare sono riusciti ad avanzare. Home Depot (HD), colosso nel settore della fornitura di mobili e prodotti per la casa, e’ salito di oltre il 2% nonostante la deludente trimestrale e l’outlook poco incoraggiante per i prossimi mesi. Positivo il contributo del dato sulla vendita di case con contratti in corso cresciuto dello 0.2% contro le stime di una flessione del 2%.
Tra i titoli hi-tech, sugli scudi il colosso informatico Apple (AAPL) avanzato di oltre il 10% in seguito alle trattative avviate con la societa’ telecom cinese China Mobile (CHL) per il lancio dell’iPhone nel Paese asiatico. Bene Google (GOOG) +4.51%, Yahoo! (YHOO) +5.33%, e Amazon.com (AMZN) +3.71%
Nel comparto energetico, titoli e indici settoriali in rialzo nonostante il tonfo del greggio. L’Amex Natural Gas Index (XNG) e’ avanzato del 2% cosi’ come l’Amex Oil Index (XOI). Il colosso petrolifero Exxon Mobil (XOM), componente del Dow Jones, ha archiviato la seduta con un rialzo del 2.77%. In discesa le quotazioni dell’oro nero. I futures con consegna dicembre sono arretrati di $3.45 (-3.7%) a $91.17 al barile (minimo di quasi due settimane).
Sul valutario, euro in recupero nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di 1.4601. Ancora vendite sull’oro. I futures con scadenza dicembre sul metallo prezioso sono arretrati di $8.70 a $799 all’oncia. In calo infine i Titoli di Stato. Il rendimento sul Treasury a 10 anni e’ salito al 4.2560% dal 4.2110% di lunedi’.