Un altro avvio di seduta in calo per Wall Street, con gli operatori ancora focalizzati sull’impatto che l’aumento dei tassi d’interesse potra’ avere sui profitti aziendali e sulla spesa dei consumatori. Il Dow Jones e’ in ribasso dello 0.10% a 10980, l’S&P500 cede lo 0.12% a 1275, il Nasdaq arretra dello 0.25% a 2265. A contribuire al sentiment negativo dell’apertura e’ anche la “gaffe” di Google, che ha pubblicato informazioni riservate all’uso interno.
Alcuni analisti hanno avanzato l’ipotesi che la Federal Reseve possa alzare i tassi a breve nel prossimo meeting, (in programma a fine mese) di addirittura mezzo punto percentuale, nel tentativo di contenere le pressioni inflazionistiche. Le prospettive di maggiori tassi d’interesse sollevano i dubbi sulla crescita dei risultati aziendali e quindi della crescita economica.
A pesare sull’azionario e’ anche il rally dei rendimenti sui titoli di Stato, ieri schizzati ai massimi di 21 mesi a quota 4.81%. In mattinata sono fermi al 4.74%. E’ chiaro come l’aumento dei tassi sul lungo periodo renda meno attraente l’investimento in azioni.
Alcune pressioni sul comparto hi-tech arrivano anche dal colosso Internet Google. Nel documento 8-K, la societa’ ha dichiarato di aver erroneamente fornito, durante l’ultimo incontro con gli analisti, informazioni riservate esclusivamente all’uso interno. Il titolo e’ arrivato a perdere circa il 3%.
In evidenza il debutto del Nyse Group, il piu’ grande stock market del mondo, nato dall’unione del New York Stock Exchange e di Archipelago. Il titolo, sotto il ticker NYX, ha aperto alle contrattazioni a quota $67 ed e’ gia’ in rialzo del 7.5%.
Occhi puntati anche sul comparto energetico. L’OPEC e’ riunita a Vienna per la decisione relativa alla quantita’ di output da immettere sul mercato. Le previsioni sono per una conferma dell’attuale livello. Alle 16:30 ora italiana verranno comunicati i dati sulle scorte di petrolio. Le stime degli analisti sono per un nuovo rialzo. Al momento i futures con scadenza aprile cedono 50 centesimi a quota $61.08 al barile.
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Sugli altri mercati, in netto calo l’oro, al momento in ribasso di $8.30 a $546.20 all’oncia. Sul valutario, l’euro e’ in leggero rialzo rispetto al dollaro a quota $1.1919.