Gli indici americani hanno imboccato la via dei rialzi, dopo i discreti guadagni di mercoledi’, ed hanno chiuso la seduta in rosso. Contrastate le notizie societarie, buoni gli aggiornamenti economici, anche se sempre piu’ fautori di una continuazione del ciclo rialzista sui tassi d’interesse. Il Dow Jones ha perso lo 0.42% a 11270, l’S&P500 lo 0.26% a 1301, il Nasdaq e’ arretrato dello 0.14% a 2300.
A contribuire al ribasso odierno e’ stato anche un aumento dei rendimenti nel mercato obbligazionario e il forte rally del petrolio.
Gli ultimi dati macro hanno confermato il buono stato di salute dell’economia americana. Notizie positive sono giunte dal mercato del lavoro ed e’ risultato in espansione il comparto degli immobili.
In particolare, nella settimana conclusasi il 17 marzo, le nuove richieste per sussidi di disoccupazione sono diminuite di 13 mila unita’, attestandosi a quota 302 mila, al di sotto delle stime degli analisti che erano per un valore di 305 mila.
Nel settore immobiliare, e’ risultato in aumento del 5.2%, per la prima volta negli ultimi sei mesi, il dato sulla compravendita di case esistenti. Nel mese di febbraio, l’indicatore si e’ attestato ad un livello di 6.91 milioni di unita’ contro le attese di un calo a quota 6.50 mln.
A rafforzare il sentiment negativo, e’ subentrato, dopo poco l’apertura, il rally del petrolio, schizzato ai massimi di una settimana, poco sotto i $64. I contratti futures con consegna maggio sono avanzati del 3.5% (+$2.14) a quota $63.93 al barile. Ad innescare il rally del comparto energetico e’ stato il calo delle scorte di gas naturale: quest’ultimo ha chiuso ai massimi di oltre un mese.
A rendere meno attraente il comparto azionario, e spingere gli investitori a trarre vantaggio dal recente rialzo attraverso le prese di beneficio, e’ stato l’aumento dei tassi d’interesse a lungo termine, subito dopo la diffusione del dato sulle case. I rendimenti sul Treasury a 10 anni sono cresciuti al 4.741% dal 4.70% della chiusura di mercoledi’.
Per cio’ che concerne la cronaca societaria, ancora sotto i riflettori il colosso dell’auto General Motors. In seguito all’accordo positivo con i sindacati, relativo ai piani pensionistici dei lavoratori GM e Delphi (il cui titolo e’ oggi cresciuto del 20% circa), la societa’ ha annunciato di aver raggiunto un nuovo accordo per la cessione del 78% della quota complessiva di GMAC, il braccio finanziario del gruppo: l’operazione si aggirerebbe intorno ai $9 miliardi. Il titolo non e’ stato tuttavia in grado di conservare i guadagni di meta’ giornata ed ha chiuso in calo dello 0.9%.
Nel comparto hi-tech, in ribasso il titolo del colosso software Adobe Systems, arretrato a causa della deludente trimestrale, penalizzata dall’aumento dei costi legati alle ultime operazioni di acquisizione. In aggiunta, le previsioni sugli utili dei prossimi trimestri non hanno soddisfatto molti operatori.
In lieve flessione anche il titolo della societa’ informatica Dell, dopo aver annunciato il rilevamento di Alienware. Sulla notizia e’ schizzato al rialzo il titolo della societa’ di chip Advanced Micro Devices: il merger offrira’ a Dell di adottare nei propri computer, per la prima volta, i chip sviluppati da AMD.
In controtendenza Yahoo!, avanzato del 3.50% circa grazie ai commenti degli analisti della banca d’affari UBS che hanno espresso considerazioni positive sull’attuale valutazione del titolo.
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Sugli altri mercati, in lieve flessione l’oro. I contratti futures con scadenza aprile sono arretrati di $0.90 a quota $550.80 all’oncia. Sul valutario, in netto calo l’euro rispetto al dollaro, scivolato sotto la soglia di 1.20. Nel tardo pomeriggio di giovedi’ a New York, il cambio tra le due valute e’ a quota 1.1971.