New York – In mattinata, spinti dalle cifre positive giunte dal fronte immobiliare e dei consumi, i listini azionari americani erano in positivo, ma nella seconda parte delle contrattazioni sono arrivate le vendite.
In chiusura lo S&P500 ha perso -15,30 punti (-1,05%) a 1.441,59 punti, il Dow Jones -101,37 punti (-0,75%) a 13.457,55 punti, il Nasdaq -43,05 punti (-1,36%) a 3.117,73 punti.
E’ stata la peggiore seduta degli ultimi 3 mesi. Motivo: i piani di stimolo monetario non saranno sufficienti per la ripresa dell’economia, ha detto Charles Plosser, chairman della Federal Reserve di Filadelfia. In aggiunta, non faranno altro che continuare a minare la credibilita’ della banca centrale Usa.
“Le cose non miglioreranno come ci si attendeva in precedenza”, ha detto a Bloomberg Malcolm Polley, chief investment officer per Stewart Capital. “Le ultime mosse della Fed non porteranno a tassi piu’ elevati di crescita”.
Lo S&P500 e il Dow restano comunque prossimi ai massimi di sempre raggiunti nell’ottobre 2007. Investitori incoraggiati a comprare nelle ultime settimane dalle prospettive di un miglioramento degli utili societari Usa, a seguito della politica monetaria accomodante messa in piedi dalla Fed.
Il Dow deve salire +5,3% per raggiungere 14.164,53 punti, mentre lo S&P500 +8,6% per arrivare a 1.565,15 punti.
Gli investitori hanno potuto tirare un sospiro di sollievo nel venire a sapere che i prezzi delle case (indice S&P/Case Shiller) sono aumentati dell’1,2%, facendo segnare un rialzo per il sesto mese di fila dopo il +0,5% di giugno. Le attese erano per una variazione di +0,8%.
Ottimismo anche dopo la pubblicazione del dato relativo alla fiducia dei consumatori, cresciuto a 70,3 punti, piu’ del 63,2 atteso per il mese di settembre, rispetto ai 60,6 in agosto. Netto il miglioramento rispetto allo scorso mese, quando aveva ceduto 4,8 punti, accusando il calo piu’ forte da 10 mesi.
Ieri l’indice S&P500 in calo per il terzo giorno, la scia piu’ lunga dagli inizi di agosto. Segnali di debolezza della crescita economica in Cina e indecisioni da parte dei leader europei.
Tra i nomi societari, male Apple (-2,5%) dopo che le vendite del nuovo iPhone5, a seguito del lancio sul mercato, non hanno rispettato le attese degli analisti. Dalla societa’ comunque specificano che la domanda e’ forte e continua a superare di gran lunga l’offerta.
Giu’ anche Caterpillar (-4,3%), ha rivisto al ribasso le stime per i prossimi anni.
In ambito valutario, l’euro in calo sul dollaro a $1,2898. La moneta unica verso il franco svizzero a CHF 1,2090, mentre contro lo yen scende a JPY 100,33.
Per terminare la panoramica sui mercati, riguardo alle commodities, i futures sul petrolio a quota $91,37 al barile , mentre le quotazioni dell’oro si attestano a $1.763,90 l’oncia.