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Wall Street: sell a pioggia. Doppio rischio Europa e Usa

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New York – Seduta in profondo rosso per l’azionario americano, afflitto da una serie di notizie negative, sia sul fronte macro che del debito sovrano. Se nelle ultime sedute i listini avevano imboccato la direzione opposta intrapresa dal mercato del petrolio, questa mattina stanno completamente ignorando il calo dei prezzi del greggio sotto l’area dei $103 al barile.

Il Dow cede l’1,73% a quota 12.002,35 (maggior calo dallo scorso agosto), il Nasdaq l’1,92% a quota 2.698,82 e l’S&P 500 l’1,78% a quota 1.296,57. A pesare e’ stata sopra ogni altra cosa la decisione dell’agenzia Moody’s di ridurre il rating sul debito spagnolo ad AA2 ed emettere un outlook negativo. Prima a soprendere era stato il deficit commerciale cinese, che si e’ allargato a quota $7 miliardi, e la revisione al ribasso del Pil giapponese.

I dati macro in Usa non sono stati incoraggianti, anche se il rialzo delle domande di indennita’ di disoccupazione non dovrebbe far preoccupare piu’ di tanto, secondo gli analisti. Le cifre sono salite piu’ del previsto a 397 mila unita’ l’ultima settimana. Tanto per cambiare i numeri della settimana prima sono state riviste al rialzo (e’ la quarta volta nelle ultime sei occasioni). Nel frattempo il gap commerciale americano si e’ ampliato sopra le stime a $46,3 miliardi in gennaio da $40,3 miliardi di dicembre. Alle 20 italiane e’ atteso il comunicato sul budget fiscale.

L’azionario insomma e’ sempre piu’ influenzato dagli squilibri geopolitici – in particolare preoccupa la guerra civile in corso in Libia – e dalle notizie negative provenienti dalle altre parti del mondo. Al contrario la reazione del mercato obbligazionario, che dovrebbe essere piu’ sensibile ai report sulla situazione critica del debito sovrano dell’area periferica dell’euro, e’ stata pressoche’ nulla.

Il mercato americano segue ad ogni modo la scia di Asia ed Europa, con il deficit commerciale cinese che ha sorpreso in negativo le attese degli investitori. Prima che in Europa l’agenzia Moody’s tagliasse il rating sul debito della Spagna, i mercati gia’ erano stati scossi dalle notizie provenienti dalla Cina, che ha annunciato che le esportazioni mensili in febbraio sono salite di solo il 2,4% rispetto a un anno fa, mentre le importazioni sono aumentate del 19,4%. Le cifre per quanto riguarda gli export rappresentano un grande passo indietro rispetto al risultato di gennaio, creando un gap nella bilancia commerciale di Pechino di $7,3 miliardi.

“La fiducia nei mercati azionari e’ messa a dura prova ancora una volta dalla Cina e dalle incertezze geopolitiche”, dice a Marketwatch Harley Salt di IG Markets. In particolare nelle sale operative si tengono d’occhio gli sviluppi in Libia che stanno deprimendo il morale.

Naturale che i trader continuino comunque a tenere d’occhio i movimenti sul mercato energetico. Dove i futures con scadenza aprile del greggio scambiano in flessione di $3,16 a $101,22 il barile, retrocedendo dai massimi di due anni e mezzo. I contratti con scadenza aprile dell’oro arretrano dell’1,22% a $1.412,2 l’oncia. Sul fronte valutario l’euro cede quota sul dollaro, in area $1,3802 (-0,77%). Quanto ai Treasury, il rendimento sul decennale vale il 3,46%, in ribasso di 0,4 punti base.