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WALL STREET: SEDUTA NEGATIVA IN UN TRIMESTRE DA INCORNICIARE

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Dopo l’avvio positivo gli indici americani hanno invertito rotta chiudendo la seduta in rosso. Il Dow Jones ha ceduto lo 0.97% a 8447, l’S&P500 lo 0.85% a 919, il Nasdaq ha ceduto lo 0.49% a 1835. Ad impensierire gli operatori e’ stato l’inaspettato calo della fiducia dei consumatori, dopo i balzi registrati nei due mesi precedenti. Cattive notizie sono giunte anche dal fronte immobiliare, contenendo le speranze di un recupero economico in tempi relativamente brevi. Resta molto positiva comunque la prova trimestrale, senza dubbio la migliore dell’ultimo decennio: l’indice industriale e’ avanzato dell’11%, +15% per l’indice S&P500, +20% per il listino tecnologico.

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Nell’ultimo mese i prezzi degli immobili nelle 20 maggiori citta’ americane hanno subito un calo superiore al 18%, comunque piu’ contenuto di quanto avevano stimato gli economisti. Tuttavia le insolvenze sui mutui a basso rischio (offerti alle famiglie con una buona qualita’ del credito), sono quasi raddoppiate nel trimestre conclusosi il 31 marzo rispetto all’anno precedente.

“Il mercato e’ intimorito dal fatto che la ripresa stia per evaporare, che quanto si sia visto fino ad ora non sia altro che un miraggio” ha dichiarato Sung Won Sohn, docente della California State University. Molto importante sara’ ora valutare l’andamento del mercato del lavoro, attraverso il rapporto occupazionale che sara’ rilasciato nella giornata di giovedi’ prossimo.

A livello societario, a pesare sulla performance del Dow Jones e’ stato prevalentemente il colosso dei macchinari per le costruzioni Caterpillar, in calo di oltre il 4%. Performance sotto tono anche per Procter & Gamble, Verizon e Walt Disney. Tra i componenti che si sono distinti in positivo citiamo invece Intel, McDonald’s e Merck.

La notizia relativa al balzo delle insolvenze dei mutui ha avuto l’effetto di trascinare al ribasso l’intero comparto finanziario, con Citigroup, JP Morgan e Morgan Stanley che hanno archiviato la seduta in calo di oltre l’1.5%. Le insolvenze, considerate tali una volta passati almeno 60 giorni dalla scadenza della data fissata per il pagamento delle rate sui mutui “prime”, sono salite infatti all’11.1% dal 2.9% dell’analago periodo 2008.

“Dopo i poderosi rialzi del trimestre, la gente ha iniziato a chiedersi cosa ci aspetta in futuro”, osserva Jonathan Vyorst, senior vice president di Paradigm Capital Management, aggiungendo che “i fondamentali dell’economia non sono molto solidi”.

Sugli altri mercati, nel comparto energetico ha chiuso in calo il petrolio. I futures con consegna agosto hanno ceduto $1.60 a $69.89. Nel secondo trimestre l’oro nero si e’ comunque apprezzato del 41% realizzando il miglior risultato dal terzo trimestre del 1990, quando Saddam Hussein invase il Kuwait.

Sul valutario l’euro ha ceduto terreno nei confronti del dollaro. Nel tardo pomeriggio di martedi’ a New York il cambio tra le due valute e’ di $1.4020. In ribasso l’oro. I contratti con consegna agosto hanno ceduto $13.30 a $927.40 l’oncia. Scendono i Titoli di Stato. Il rendimento sui Treasury a 10 anni e’ salito al 3.5230% dal 3.4920% di lunedi’.