A due ore dalla fine della seduta i principali indici americani sono ancora in territorio negativo.
Il Dow Jones sta cedendo lo 0,30% a 9819, l’S&P500 lo 0,36% a quota 1054 e il Nasdaq lo 0,78% a 1957 punti.
Il debole andamento dei listini di oggi e’ stato condizionato in particolare dalla trimestrale deludente di Wal-Mart, la prima societa’ retail al mondo, e dai dati economici poco brillanti pubblicati in mattinata. Non aiutano a sollevare il clima del mercato, inoltre, le preoccupazioni sulla situazione in Medio Oriente e le questioni legate allo scandalo dei fondi comuni d’investimento.
L’intonazione negativa del mercato e’ partita dal bilancio di Wal-Mart, che nel terzo trimestre ha realizzato EPS di $0,46, 1 centesimo al di sotto delle attese, e ha fornito previsioni poco incoraggianti sul trimestre in corso. Il fatturato e’ cresciuto del 13,1% a $62,48 miliardi, contro i $62,21 miliardi stimati dagli analisti. Dei trenta componenti il Dow Jones, 23 sono in territorio negativo. Oltre a Wal-Mart, che registra la maggiore perdita, soffrono anche i tecnologici Hewlett-Packard, Intel e Microsoft.
In calo inoltre i telefonici, con AT&T e SBC che cedono rispettivamente l’1% e l’1,6%. Bene invece le societa’ farmaceutiche Merck e Johnson & Johnson, mentre guida la lista dei rialzi e’ il colosso aerospaziale Boeing, ai massimi di 52 settimane. Il ribasso del mercato ha coinvolto anche i semiconduttori, nonostante le previsioni molto incoraggianti annunciate ieri da Applied Materials.
Le notizie dal fronte macro non sono state in grado di dare al mercato il necessario sostegno per bilanciare l’effetto Wal-Mart. Le richieste di nuovi sussidi di disoccupazione la settimana scorsa sono cresciute di 13.000 unita’ a quota 366,000 (da Target News, in tempo reale per gli abbonati a INSIDER).