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WALL STREET: SEDUTA DA DIMENTICARE PER GLI INDICI

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Giornata nera per gli indici Usa, affossati dagli sconfortanti dati macroeconomici sulla disoccupazione e l’ISM non manifatturiero di aprile nonche’ dalle preoccupazioni sugli utili societari.

Il Nasdaq, dopo aver sfondato nella seduta di giovedi’ l’importante supporto tecnico di 1.667 punti, ha continuato a perdere terreno nella seduta odierna, avvicinandosi pericolosamente ai 1.600 punti, quota sotto la quale il listino high tech non scende dal 10 ottobre 2001. Da segnalare la brutta performance dell’indice di riferimento del settore dei semiconduttori, il Philadelphia Semiconductor Index (SOX), che ha rotto il supporto fissato a quota 500.

Il Dow Jones, dopo essere tornato a sfondare al ribasso la soglia psicologica dei 10.000 punti, arrivando a perdere quasi 150 punti, ha recuperato terreno nel finale, chiudendo in netto calo ma al di sopra di quota 10.000.

Sui listini in generale, in crescita petroliferi, industria cartaria, trasporto ferroviario, ristorazione, acciaio, carbone e oro. In calo biotech, semiconduttori, infrastrutture per chip, software, broker, finanziari, media, alimentari, retail, hotel, trasporto aereo e farmaceutici.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.613,03 (-1,93%)
Il Dow Jones a 10.006,63 (-0,84%)
L’S&P 500 a 1.073,43 (-1,03%)

A livello settoriale:

– In picchiata i semiconduttori dopo il giudizio negativo espresso dalla banca d’affari Deutsche Bank AB sul settore delle infrastrutture per chip.
L’indice di riferimento Philadelphia Semiconductor Index (SOX) ha rotto il supporto fissato a quota 500. L’indice non chiudeva sotto i 500 punti dal primo novembre 2001. In forte calo Intel (INTC – Nasdaq), che ha pesato anche sul Dow, Applied materials (AMAT – Nasdaq), su cui per altro Deutsche Bank si e’ espressa positivamente, e Kla-Tencor (KLAC – Nasdaq). Male anche Micron Technology (MU – Nyse), su cui ha inciso una nota negativa di UBS Warburg.

– Continua il momento negativo del comparto software. A deprimere l’indice di riferimento Gsti Software Index (GSO) e’ soprattutto il calo del numero due del settore, Oracle (ORCL – Nasdaq), che gia’ nella seduta di giovedi’ era sceso ai minimi delle ultime 52 settimane. Questa mattina l’azienda guidata da Larry Ellison e’ stata bacchettata dalla banca d’affari Goldman Sachs, che ha tagliato le stime sugli utili del 2002 e del 2003. Negativo anche il titolo Adobe Systems (ADBE – Nasdaq), che nella tarda serata di giovedi’ aveva vinto una causa per violazione di brevetto contro Macromedia (MACR – Nasdaq). Quest’ultima ha chiuso in deciso ribasso.

– Male anche i telefonici. In netto calo gli indici di riferimento Amex N. American Telecommunications (XTC) e Phlx Wireless Telecom Index (YLS) dopo che il colosso britannico Vodafone (VOD – Nyse) ha ridotto le stime per la divisione tedesca Mannesmann e per la divisione italiana Omnitel. Da segnalare il crollo del titolo WorldCom (WCOM – Nasdaq), che ha chiuso sotto i $2. Tra gli altri titoli, in forte calo Qualcomm (QCOM – Nasdaq) dopo il downgrade di AG Edwards. Sotto pressione anche Deutsche Telekom (DT – Nyse), dopo la banca d’affari Lehman Brothers ha tagliato il rating sul titolo.

– Male il settore biotech, il cui indice di riferimento Biotechnology Index (BTK) ha toccato nel corso della seduta i minimi delle ultime 52 settimane. In forte calo in particolare il titolo Amgen (AMGN – Nasdaq).

– In netto ribasso il settore aereo (XAL), affossato dalla notizia del ritrovamento di esplosivi all’aeroporto di Cleveland (Ohio).

– In forte calo il comparto dell’archiviazione dati, nonostante la banca d’affari Goldman Sachs si sia espressa positivamente su alcuni titoli del settore. Da segnalare il calo del numero uno del settore, EMC (EMC – Nyse).

– Sotto pressione, infine, il settore retail, depresso dal dato negativo sulla disoccupazione.

Tra i titoli piu’ scambiati:

– Il colosso della difesa Boeing (BA – Nyse) ha accusato la vittoria di un importante contratto da parte della rivale Airbus.

– La banca d’affari Bear Stearns ha tagliato le stime sugli utili per azione 2002 e 2003 della conglomerata General Electric (GE – Nyse).

– Al Nasdaq in forte calo il titolo della societa’ di infrastrutture per tlc Juniper Networks (JNPR – Nasdaq), che ha toccato i minimi dell’anno.

– Male il colosso delle infrastrutture per Internet Cisco Systems (CSCO – Nasdaq), nonostante la nota positiva della banca d’affari Thomas Weisel. Cisco comunichera’ i risultati trimestrali martedi’.

Sul fronte macroeconomico:

Nel mese di aprile il tasso di disoccupazione negli Usa si e’ attestato al 6%, contro il 5,8% stimato dal mercato, il livello piu’ alto dal 1994. Tuttavia, per la prima volta in nove mesi, i posti di lavoro del settore non agricolo hanno registrato un aumento, pari a 43.000 unita’.

Nello stesso mese, l’indice ISM non manifatturiero si e’ attestato a quota 55,3, rispetto ai 57,3 punti di marzo. Il dato e’ inferiore alle aspettative degli analisti, che si attendevano un valore di 57,0.

Sul fronte valutario:

L’euro ha toccato quota 0,9173 sul dollaro per la prima volta dal 10 ottobre 2001.

Da segnalare:

Attesa per la riunione del Federal Open Market Committee (FOMC, il braccio operativo della Federal Reserve), fissata per il 7 maggio. Gli economisti sono concordi nel giudicare improbabile un intervento sui tassi di interesse.

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