Seduta all’insegna delle prese di beneficio alle borse Usa. Chiude in netto calo il Dow Jones, tornato sotto i 10.500 punti dopo i forti rialzi degli ultimi giorni. Termina invece poco sopra la parita’ il Nasdaq, che, dopo aver viaggiato a ridosso dei 1.900 punti per l’intera giornata, ha ripiegato nel finale.
Il Dow Jones a 10.433,41 (-1,45%)
Il Nasdaq ha chiuso a 1.866,30 (+0,38%)
L’S&P 500 a 1.146,14 (-0,67%)
I mercati hanno deciso di prendersi una pausa di riflessione dopo i forti guadagni dei giorni scorsi, ignorando le buone notizie sull’indice Ism (Index for Supply Management, ex Napm) relativo al settore non manifatturiero (salito in febbraio a 58,7 punti, il livello piu’ alto dal novembre 2000) e sui piani di licenziamenti programmati della societa’ (diminuiti in febbraio del 40%, il livello piu’ basso dal giugno 2001).
Gli investitori hanno messo da parte anche l’aumento del 30% deciso dall’amministrazione Bush 30% sulle tariffe sulle importazioni di acciaio. La decisione fa parte di un piano triennale per rilanciare l‘economia americana.
A pesare sul Dow Jones e’ stato soprattutto il settore del retail sulla scia di una nota negativa di Credit Suisse First Boston, che ha ridotto il rating sul comparto citando il deterioramento della crescita degli utili, le troppo alte valutazioni e le recenti delusioni sulle dichiarazioni di bilancio.
Riflettori puntati sui titoli Hewlett Packard (HWP – Nyse) e Compaq Computer (CPQ – Nyse) in attesa del report dell’Iss (Institutional Shareholders Services) sulla bonta’ della controversa operazione di fusione, il cui valore e’ di $21 miliardi. L’Iss, societa’ di consulenza con sede a Rockville (Maryland) che suggerisce ai propri clienti come votare su questioni di corporate governance, emettera’ oggi a borse chiuse una raccomandazione a favore o contro la fusione tra le due societa’.
Per quanto riguarda gli altri settori, sotto pressione i farmaceutici e soprattutto il trasporto aereo dopo che UBS Warburg ha tagliato il giudizio sul alcuni titoli del settore, tra cui AMR Corp. (AMR – Nyse) da “strong buy” a “buy” e Delta Air Lines (DAL – Nyse) e Southwest Airlines (LUV – Nyse) da “buy” a “hold”. Secondo la banca d’affari, nonostante ci sia stato un significativo miglioramento, il comparto e’ ancora lontano dal registrare buone performance.
Giudizi negativi anche sugli assicurativi. La banca d’affari Deutsche Banc Alex Brown ha tagliato il rating su MetLife (MET – Nyse), Protective (PL – Nyse) e Torchmark (TMK – Nyse). Buona invece la valutazione su AFLAC Incorporated (AFL – Nyse) e su UnumProvident (UNM – Nyse).
A sostenere il Nasdaq e’ stata la buona performance di Intel (INTC – Nasdaq) dopo la notizia secondo cui il colosso dei semiconduttori ha iniziato a costruire chip per reti a fibre ottiche, con l’intento di rimpiazzare gli ingombranti modelli attuali con chip piu’ piccoli e meno costosi. Secondo gli analisti, Intel potrebbe rappresentare una minaccia per JDS Uniphase (JDSU – Nasdaq), attualmente numero uno nel settore delle fibre ottiche.
Il titolo Intel e’ stato premiato con uno “strong buy” dalla banca d’affari Morgan Stanley.
Sempre per quanto riguarda il settore chip, e’ stato complessivamente positivo il rapporto della Semiconductor Industry Association (associazione di categoria) sulle vendite globali. Sebbene a gennaio le vendite siano calate dell’1,7%, si tratta di un risultato in linea con la media stagionale. La SIA prevede inoltre “una crescita lenta nel primo trimestre e una crescita a due cifre nella seconda parte dell’anno”.
Debole il colosso del software Microsoft (MSFT – Nasdaq) dopo la notizia che il sistema operativo Windows potrebbe essere ritirato come risoluzione della causa in corso fra il gigante del software e nove stati Usa. L’azienda di Redmond (Washington) ha presentato una richiesta per rinviare il processo di due settimane.
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