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WALL STREET: SCIVOLONE FINALE DEL DOW JONES

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Gli indici Usa falliscono i tentativi di recupero per terminare la seduta in rosso. Finale molto negativo per il Dow Jones, che per tutta la durata della seduta non e’ riuscito a toccare il segno piu’. Nella seconda meta’ della giornata e’ poi scattato sul listino delle blue chip il blocco degli ordini automatici di vendita , una misura per evitare gli eccessi di ribasso.

Sotto i riflettori il balzo che il Nasdaq ha messo a segno nell’ultima ora di contrattazioni e che si e’ rivelato nel finale un semplice fuoco di paglia. La ripresa dei semiconduttori non e’ riuscita infatti a frenare le vendite, che hanno avuto la meglio sul tabellone elettronico.

Il Nasdaq ha chiuso a 1.182,14 (-0,24%)
Il Dow Jones a 7.683,13 (-2,40%)
L’S&P 500 a 819,27 (-1,73%).

TEMA DELLA GIORNATA

Tema dominante della seduta e’ stata la riunione del Fomc, il braccio della politica monetaria della Federal Reserve. Per tutta la prima meta’ della seduta gli investitori sono rimasti con il fiato sospeso, in attesa della decisione della Fed .

Alla fine, alle ore 20:14 (le ore 14:14 di New York) e’ arrivato il responso della Banca centrale americana. I tassi di interesse sono rimasti invariati all’1,75%, al livello piu’ basso degli ultimi 40 anni.

A quel punto gli indici hanno reagito con nervosismo, nonostante la decisione fosse attesa . Ad alimentare l’inquietudine degli investitori sono state le dichiarazioni poco confortanti della Fed sulle condizioni della congiuntura Usa. Da segnalare inoltre che due membri della Commissione hanno votato a favore di una riduzione del costo del denaro.

Ma quali sono state, invece, le aspettative degli investitori? C’e’ chi ha sottolineato come nelle sale operative circolassero con insistenza voci secondo le quali in mattinata gli investitori avrebbero sperato proprio in una riduzione dei tassi . D’altronde, in una fase congiunturale cosi’ precaria, sono in molti a sottolineare come i tassi dovrebbero essere sforbiciati almeno un’altra volta prima della fine dell’anno. E nel frattempo i future sui fed funds anticipano una probabilita’ dell’80% di un taglio entro il 6 novembre.

Ma non tutti sono d’accordo sulla necessita’ di operare un nuovo abbassamento del costo del denaro. Alcuni affermano che la Fed non puo’ fare molto per risollevare l’economia Usa, che potra’ invece ripartire solo con la ripresa dei profitti societari e con una maggiore fiducia da parte degli investitori. E proprio in mattina il Conference Board ha comunicato il dato sulla fiducia dei consumatori di settembre, rivelatosi superiore alle attese, ma in calo rispetto al mese di agosto.

SUI LISTINI

A far capitolare il Dow Jones fin dalle prime battute sono sono stati i giudizi negativi di J.P. Morgan sulla conglomerata General Electric (GE – Nyse). In rosso anche Xerox (XRX – Nyse), di nuovo nei guai per scandali contabili, e il colosso cartario International Paper (IP – Nyse). Male IBM (IBM – Nyse). Il titolo e’ arrivato a sfondare quota $60, testando i minimi dall’ottobre del 1998.

Il Nasdaq ha assistito al braccio di ferro tra rialzisti e ribassisti, con questi ultimi che hanno avuto la meglio nel finale. A pesare sul listino sono state le vendite sui titoli wireless (YLS).

SETTORI

SEMICONDUTTORI (SOX). IN RIALZO .

Protagonista del settore e’ stato il colosso dei chip Intel (INTC – Nasdaq), premiato da una nota positiva da parte di Piper Jaffray. Circolano nel frattempo voci di altri probabili giudizi confortanti da parte di altre banche d’investimento. (si fa il nome di Salomon Smith Barney). La notizia ha risollevato i semiconduttori, depressi inizialmente dalla nota negativa di Deutsche Bank sulla societa’ infrastrutture chip Novellus (NVLS – Nasdaq) e dalla decisione di CSFB di tagliare le stime sugli utili di Micron Tech (MU – Nyse). Gli stessi titoli bacchettati hanno terminato la seduta in territorio positivo. In rialzo anche Kla-Tencor (KLAC -Nasdaq), Altera (ALTR -Nasdaq) e Xilinx (XLNX -Nasdaq)

FIBRE OTTICHE (FOP). IN RIBASSO .

Di buon auspicio e’ stata la nota di Morgan Stanley sul colosso JDS Uniphase (JDSU – Nasdaq). Per la banca d’affari l’investimento sul titolo sarebbe opportuno in un’ottica di lungo periodo. JDSU ha cosi messo a segno un incremento del 9%. Ma il settore ha accusato i cali di Nortel (NT -Nyse) e soprattutto del colosso infrastrutture Internet Cisco (CSCO – Nasdaq), bastonato da Credit Suisse First Boston . La banca d’affari ha rivisto al ribasso le stime sugli utili e sulle vendite relativi al 2003.

SOFTWARE (GSO). POSITIVI
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Il settore ha accolto positivamente la previsione confortante della banca d’affari RBC Capital Markets sugli utili di Microsoft (MSFT – Nasdaq). In progresso anche Siebel Systems (SEBL -Nasdaq) e Oracle (ORCL -Nasdaq).

FINANZIARI (DJ_FIN). IN ROSSO
.
Inizialmente oscurato dagli utili deludenti di Lehman Brothers (LEH – Nyse), il comparto ha ritrovato un parziale ottimismo grazie alla trimestale di Goldman Sachs (GS – Nyse). Le pesanti voci di fallimento su Commerzbank (azionista di Generali e Unicredito) hanno tuttavia depresso il settore. Giu’ Banc of America (BAC -Nyse) e J.P. Morgan (JPM -Nyse).

BIOTECH (BTK). BENE
.
Il settore ha beneficiato della nota confortante di Lehman. In rialzo Amgen (AMGN -Nasdaq) e Genzyme (GENZ -Nasdaq).

HARDWARE (GHA). IN RECUPERO NEL FINALE .
.
Il settore ha sofferto tuttavia la decisione di Merrill Lynch di bacchettare il titolo Electronic Data Systems (EDS – Nyse), tagliando il rating da neutral a sell. Male anche IBM (IBM – Nyse). Buona notizia per Computer Associates (CA – Nyse). Forte il guadagno del titolo, dopo la notizia secondo la quale non sarebbero state trovate irregolarita’ contabili nei libri della societa’ di servizi informatici.

WIRELESS (YLS). GIU’
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Negative le notizie che hanno colpito il leader mondiale dei computer palmari Palm (PALM – Nasdaq), che ha lanciato un warning sulle vendite del secondo trimestre fiscale. In rosso Sprint PCS (PCS -Nyse).

RETAIL (DJ_RTS).
MALE
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A deprimere il comparto il calo delle vendite delle catene di distribuzione durante la scorsa settimana. Si tratta della flessione piu’ forte dal mese di aprile (dati Bank of Tokyo Mitsubishi e UBS Warburg). In ribasso Wal-Mart (WMT -Nyse) e Home Depot (HD -Nyse).

GLI ALTRI TITOLI IN MOVIMENTO

Boeing (BA – Nyse): il leader mondiale dell’industria della difesa e aerospaziale, guiderà una squadra di aziende scelte per fornire i terminali per le comunicazioni satellitari a banda larga all’Electronic Systems Center dell’aviazione americana.

Yahoo! (YHOO – Nasdaq): l’avvento degli Mms (Multimedia message service) porterà alla nascita di un nuovo tipo di marketing, il mobile marketing, ovvero la pubblicità in audio e video che arriva direttamente sul cellulare.

AOL Time Warner (AOL – Nyse). Secondo indicrezioni di stampa i numeri uno di AOL e Walt-Disney starebbero pianificando il rispettivo spin off di CNN e ABC News, con successiva fusione delle due grandi emittenti televisive.

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