I listini azionari americani arrivano al traguardo di meta’ seduta depressi dall’ultima serie di conti societari, che hanno deluso in particolare alla voce fatturato, il dato che piu’ interessa gli operatori in cerca di sicurezze a lungo termine, come sottolineato da Pimco. Nel frattempo un’altra brutta notizia arriva dal fronte immobiliare, dove i nuovi cantieri edili sono scesi ai minimi da ottobre 2009.
Il Dow Jones scambia in calo di oltre 80 punti. Schiacciate in fondo al listino Cisco Systems, IBM e Johnson & Johnson. Dei pochi titoli in positivo si segnalano Coca-Cola e Walmart. Anche l’S&P 500 e il Nasdaq sono sotto la linea di parita’. L’indice che misura la paura che aleggia sul mercato, il CBOE volatility index, e’ salito sopra quota 26.
A lasciare gli investitori con l’amaro in bocca sono in particolare i ricavi annunciati dalle blue chip. I conti di Goldman Sachs di Goldman Sachs hanno indubbiamente deluso, con i ricavi che sono risultati in calo del 39% rispetto all’analogo periodo 2009 e del 36% inferiori al trimestre precedente. Gli utili sono invece stati pari a $2.75 per azione, in ribasso dell’83% rispetto ad un anno fa. I titoli della banca scambiano sotto i $142 in avvio.
Ieri sera a mercato chiuso IBM ha registrato utili trimestrali appena sopra le attese degli analisti. Hanno fatto peggio del previsto invece i ricavi (per quanto in crescita) e l’outlook (anche se migliorato). Anche Texas Instruments non e’ riuscita a centrare le previsioni del mercato, in particolare proprio per quanto riguarda le entrate.
Tornando all’interno della sfera bancaria State Street ha registrato piu’ utili del previsto, Bank New York Mellon ha invece mancato di un centesimo le stime sugli utili per azione. Johnson & Johnson scivola nel pre-mercato sempre nel giorno dei conti. I profitti di PepsiCo e Harley Davidson hanno superato la prova del mercato.
Sinora da quando Alcoa ha dato il via alla stagione delle trimestrali, l’utile netto delle aziende componenti l’S&P 500 ha fatto in media meglio delle previsioni del 19%, ma il fatturato e’ risultato solo il 3.9% piu’ alto delle stime. Oggi annunciano i propri conti i due colossi dell’hi-tech Apple e Yahoo!.
“Queste trimestrali confermano che il mercato Usa non e’ cosi’ attraente”, ha spiegato a Bloomberg Jacques Porta, di Ofi Patrimoine, che ha aggiunto “c’e’ anche il problema del real estate che ancora non e’ stato risolto”, come dimostrato dalle cifre macro pubblicate prima del suono della campanella.
In giugno i nuovi cantieri edili hanno evidenziato un calo del 5% mese su mese, sui minimi da ottobre. Sulle cifre ha pesato il rallentamento delle vendite in seguito alla scadenza degli incentivi fiscali governativi.
I volumi sono per ora sotto la media (NYSE 412 milioni, Nasdaq 804 milioni di titoli passati di mano), con i titoli in rialzo che sono in numero minore rispetto a quelli in ribasso (1219/1674 sul NYSE, 708/1787 sul Nasdaq) e con i nuovi massimi che si confrontano con i nuovi minimi in rapporto di 73 a 45 sul NYSE e 9 a 62 sul Nasdaq.
Tra i settori, si distinguono in rialzo: Steel-SLX +2.6%, Coal-KOL +2.0%, Copper-JJC +1.9%, Oil Services-OIH +1.8%, Jr Gold Miners-GDXJ +1.5%, Latin America-ILF +1.7%, China-FXI +1.6%, Australia-EWA +1.6%, Pacific ex-Japan-EPP +1.2%. In ribasso: Semis-SMH/IGW -2.7%, Banks-KBE -2.2%, Regional Banks-KRE -1.7%, Solar-TAN -1.6%, Pharma-PPH -1.7%, Biotech-IBB -1.3%, Healthcare-XLV -1.3%, Italy-EWI -2.1%, France-EWQ -1.8%, Germany-EWG -1.7%, Belgium-EWK -1.6%, The Netherlands-EWN -1.4%