Wall Street termina la seduta non lontano dai minimi di giornata appesantita da alcuni retailer e dal settore finanziario, nuovamente entrato nel mirino delle autorita’.
Il Dow chiude la seduta con un calo dell’1.05% a 10782.95 (-113.96 punti), il Nasdaq lascia sul terreno l’1.3% a (-30 punti) a 2394 mentre l’S&P 500 flette dell’1.22% a 1157.43 (-14.24 punti).
Proprio sul principale paniere di riferimento di Wall Street il settore finanziario ha perso l’1.2%, andamento simile per i titoli tecnologici (-1%), giu’ anche gli industriali (-1.08%), le materie prime (-0.88%), l’health care (-0.75%), limitano le perdite i consumi discrezionali (-0.2%).
L’attenzione degli operatori e’ rivolta ancora una volta al mondo della finanza: dopo quasi un mese dall’accusa di frode rivolta dalla Sec a Goldman Sachs e all’indomani della notizia dell’avvio di indagini su Morgan Stanley per operazioni non del tutto trasparenti nel settore dei mutui immobiliari, il procuratore generale di New York Cuomo fa tremare altri sei istituti
Secondo quanto riporta il New York Times, sei colossi della finanza – UBS, Citigroup, Credit Suisse, Deutsche Bank, Credit Agricole, Merrill Lynch, ora controllata dalla Bank of America, oltre alle stesse Goldman Sachs e Morgan Stanley -avrebbero fornito false informazioni ad alcune tra le principali della agenzie di rating tra le quali Standard & Poor’s, Fitch e Moody’s allo scopo di far sopravvalutare l’affidabilità di titoli creati per sostenere i mutui da loro concessi. Morgan Stanley ha ceduto mezzo punto percentuale, Goldman ha perso l’1.77%.
Sono in molti a pensare che le continue inchieste su Wall Street possano accelerare la riforma del settiore finanziario attualmente all’esame in Senato. Approvato oggi un emendamento che fissa norme piu’ stringenti per le agenzie di rating. La proposta, approvata, permette alla Sec di creare un ‘rating board’, costituito da investitori e regolatori indipendenti, per determinare chi dara’ il rating a banche e altre societa’.
Il numero uno della Fed Ben Bernanke, intanto, ha dichiarato che la Banca Centrale americana sta spingendo sulle banche affinche’ riprendano a far credito alle piccole imprese.
Tra i tecnologici, brutta seduta per Cisco Systems (-4.8%). L’azienda di sistemi di Rete ha riportato un utile trimestrale in netto miglioramento sopra le attese degli analisti. Le cifre annunciate dovrebbero fa ben sperare per le attivita’ del settore tecnologico e in particolare per le spese IT e nel comparto Internet. Ma le previsioni per le attivita’ future hanno finito per avere la meglio, demoralizzando gli investitori.
Attenzione al mercato del lavoro. Il governo ha riportato un calo di 4.000 unita’ delle domande di indennita’ di disoccupazione. Il risultato e’ stato lievemente peggiore delle attese, ma a deludere sono state sopratutto le richieste continuative, inaspettatamente salite a 4.627 milioni. Dalle cifre sul lavoro ormai gli investitori si aspettano di piu’.
Sempre sul fronte macro, i prezzi import di aprile hanno registrato un incremento dello 0.9% mese su mese, che si confronta con il +0.5% di marzo. Dal fronte immobiliare, intanto, arrivano buone notizie: i pignoramenti sono calati di oltre il 2% ad aprile rispetto a un anno prima. E’ la prima volta in assoluto che si registra un ribasso su base tendenziale. Lo ha comunicato RealtyTrac.
Sugli altri mercati, nel comparto energetico le quotazioni del greggio continuano a perder quota. I futures con consegna giugno hanno segnato un calo del 2.33% (-$1.76) attestandosi a quota $73.89 al barile. Sul valutario la moneta unica si attesta appena sotto $1.2559 (-0.43%). Ancora acquisti sull’oro, ieri protagonista assoluto con un nuovo top assoluto. Il metallo giallo ha guadagnato $10.90 (+0.91%) in area $1210. Il rendimento sul benchmark decennale si attesta al 3.5640% dal 3.5670% di ieri.