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WALL STREET SCENDE, E’ IL NASDAQ A FAR DA ZAVORRA

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Al suono della campana al New York Stock Exchange, gli indici azionari americani chiudono vicino ai minimi intraday di giornata, trascinati al ribasso dai titoli hi-tech del Nasdaq. Il Composite ha sfondato al ribasso proprio nell’ultima ora di contrattazioni un paio di importanti punti di supporto; la giornata di lunedi’ sara’ cruciale per capire se ci sono i margini per una ripresa dei corsi.

E’ comunque proprio il Nasdaq ad accusare venerdi’ il calo piu’ pronunciato: l’indice hi-tech cede l’1,89% a 1930 punti. Perdite piu’ contenute per il Dow Jones (-0,70%) a quota 9768 e per lo S&P500 (-0.76%) a quota 1050. La prevalenza dei sell si e’ fatta sentire in ogni caso su tutti i fronti.

Il mercato azionario Usa e’ stato freddo, in reazione ai nuovi dati sullo stato dell’economia reale comunicati prima e durante la seduta. Nel mese di ottobre i prezzi alla produzione negli Stati Uniti hanno registrato un incremento dello 0,8%, attenuando le preoccupazioni degli operatori sui rischi deflazione ma alimentando i timori di un possibile rialzo dei tassi l’anno prossimo.

La produzione industriale e’ cresciuta dello 0,2% e la capacita’ di utilizzazione degli impianti e’ salita al 75%, il livello piu’ alto dal febbraio scorso. In calo, invece, le vendite al dettaglio, scese dello 0,3% contro il -0,2% atteso dagli analisti.

Infine, l’indice sulla fiducia dei consumatori dell’Universita’ del Michigan a novembre e’ salito a 93,5 punti, ai massimi da un anno e mezzo.

Sul fronte societario, sono risultati presi di mira dai venditori i titoli di infrastrutture chip, Internet e software. Tra le aziende piu’ colpite, Intel (INTC) con -2.09%, E-Bay (EBAY) con -3.29%, Applied Materials (AMAT) con -5.09% e BEA Systems (BEAS), settore software e difesa, che lascia sul campo il 10.35%. In rialzo invece le aziende farmaceutiche, guidate da Pfizer (+1,8%) e Johnson & Johnson (+4%), oltre a Merck, avanzata dell’1,7%.

Dei trenta titoli componenti il Dow Jones, molto piu’ della meta’ terminano in territorio negativo.

Ancora tra i ribassi, spiccano le società finanziarie colpite dall’allargamento delle indagini dello US Attorney per gli scandali nel settore dei fondi di investimento: Charles Schwab ha lasciato sul terreno il 7,9% dopo avere ricevuto una citazione dalla procura generale di New York, mentre Citigroup è scesa dell’1,4% e Merrill Lynch del 3,6%.

Tra gli altri titoli colpiti dalle vendite la mega-catena di caffe’ Starbucks, in calo del 2,8%. Caduta pesante infine per l’azienda petrolifera Exxon Mobil, che ha lasciato sul terreno il 9,7%, dopo essere stata condannata a pagare una penale “monstre” da 12 miliardi di dollari per una frode finanziaria compiuta ai danni dello Stato dell’Alabama. La societa’ ha presentato appello, ma il danno in borsa per la seduta e’ stato fatto.

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