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WALL STREET SALE, ENERGETICI E FINANZIARI FANNO DA VOLANO

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Wall Street ha chiuso in buon rialzo, spinta da un ritrovato ottimismo degli investitori dopo il dato soprendente sugli ordini di beni durevoli (controlla la performance degli indici Usa). Il Dow Jones avanza dello 0,79% a 11.503,90 punti, il Nasdaq sale dello 0,87% a 2.382,46 punti, mentre lo S&P 500 guadagna lo 0,80% a 1.281,63 punti. Il mercato non ha risentito della corsa dei prezzi del greggio, salito oltre $118, conseguenza del timore che la tempesta tropicale Gustav colpisca gli impianti del Golfo del Messico. Al contrario, la tonicità delle società energetiche ha contribuito a sostenere le quotazioni. Bene i finanziari, con Lehman Brothers in crescita di quasi il 7%, affatto penalizzata dalla previsione di un analista di Morgan Stanley su svalutazioni per 3,5 miliardi di dollari nel terzo trimestre.

Gli investitori premiano la decisione, riferita dal Financial Times, di tenere in caldo tre gruppi di private equity nel caso in cui la banca d’affari opti per la cessione della divisione di asset management. Fra gli altri titoli in evidenza, il gruppo attivo nelle vendite libri Borders balza di oltre il 20% dopo aver comunicato una perdita trimestrale inferiore alle attese. La catena di negozi di abbigliamento femminile Talbots mette a segno un progresso di quasi il 30% grazie alla conferma delle stime sull’utile 2008 nonostante una perdita trimestrale superiore alle aspettative.

“Due fattori hanno aiutato il mercato: da un lato i dati congiunturali positivi, con l’aumento a sorpresa degli ordini di beni durevoli, e i report su Fannie Mae e Freddie Mac che lasciano intravedere come i due gruppi non se la passino poi così male”, spiega Art Hogan, analista di Jefferies.

I beni durevoli hanno segnato in luglio un progresso dell’1,3%, un aumento maggiore delle attese degli analisti. Sono stati inoltre rivisti al rialzo i dati di giugno. Sul fronte dei finanziari, sono Fannie Mae e Freddie Mac a tirare la volata salendo, per la terza seduta consecutiva, rispettivamente del 15,30% a 6,48 dollari e del 19,65% a 4,75 dollari.

I titoli delle due agenzie sono stati spinti da un report di Merrill Lynch, che valuta prematura l’ipotesi di una nazionalizzazione dei due gruppi, pilastri del mercato immobiliare statunitense. Secondo Merrill Lynch i titoli di Fannie e Freddie, scesi la scorsa settimana ai minimi degli ultimi 20 anni, hanno risentito in modo eccessivo della “possibilità di un avvenimento catastrofico”. Sulla scia di Fannie e Freddie avanzano quasi tutti i titoli del settore: Lehman Brothers segna un progresso del 5,35% a 14,78 dollari, Merrill Lynch sale del 4,85% a 25,27 dollari e Jp Morgan guadagna l’1,45% a 37,14 dollari.

Sul valutario, alla fine della seduta di Wall Street, l’euro è scambiato a 1,4723.